Turismo: Iacop (Pd), bene cooperazione estera ma evidenti mancanze Fvg
(ACON) Trieste, 4 mar - "La strada della cooperazione con le
realtà turistiche oltre confine, come Carinzia e Slovenia, è una
positiva e lodevole esperienza. Ma se da un lato evidenzia
strategie consolidate di collaborazione tra Regioni, dall'altra
pone in evidenza il rischio differenziale che esiste tra i
territori. Il comparto turistico del Friuli Venezia Giulia,
schiacciato dalle conseguenze dell'emergenza Covid, è privo di
una visione pragmatica e strategica e incapace di andare oltre
una gestione che pare affidarsi al caso".
Commenta così, il consigliere regionale del Pd Franco Iacop, la
conferenza "10 Anni di cooperazione tra Friuli Venezia Giulia,
Carinzia e Slovenia", tenutasi oggi "in modalità telematica - fa
sapere il consigliere con una nota - e alla quale hanno preso
parte i vertici degli enti turistici, Christian Kresse, direttore
generale della Kärnten Werbung, Maja Pak, direttore generale di
Slovenian Tourist Board, e Lucio Gomiero, direttore generale di
PromoTurismoFvg".
"Come appreso in conferenza dal direttore Gomiero - commenta
Iacop - le aspettative del Fvg sono quelle di arrivare come
minimo ai risultati dello scorso anno dove, nel periodo post
lockdown, si è registrato un recupero in primis in montagna e in
parte nelle località balneari. Questo, però, rappresenta un
risultato minimo".
Per l'esponente dem, "quello che è emerso chiaramente,
soprattutto in confronto all'azione di Carinzia e Slovenia, è la
mancanza di una concreta strategia turistica che sappia dare
risposte nuove rispetto ai cambi di paradigmi innescati dalla
crisi pandemica. Se da una parte condividiamo appieno la scelta
regionale di puntare anche sulla sicurezza sanitaria dell'offerta
turistica, constatiamo che le azioni sono sempre teoriche: in
Slovenia è stata già lanciata una certificazione Green&Safe,
un'attestazione per le strutture ricettive che in Fvg suggeriamo
da tempo, ma che ancora manca".
"Inoltre - continua Iacop - registriamo ancora l'assenza completa
di una strategia di supporto al comparto di città d'arte e
piccoli centri, completamente abbandonati al loro destino. Oggi
più che mai, dovrebbero essere centrali nella strategia turistica
regionale e in rete con le realtà confinanti basate sul turismo
slow, famigliare e nella valorizzazione delle peculiarità del
nostro comune patrimonio culturale, architettonico, paesaggistico
ed enogastronomico. Queste occasioni fanno parte sicuramente di
scambi di buone prassi, ma sono la dimostrazione evidente che
PromoturismoFvg non riesce ancora a incidere con cambi di passo
radicali e concreti, unici strumenti per dare quel necessario e
indispensabile supporto al comparto turistico nella sua intera
dimensione".
ACON/COM/rcm