Scuola: Da Giau (Pd), a sacrificio Pn seguano regole chiare e coerenti
(ACON) Trieste, 4 mar - "Se la chiusura delle scuole anche nel
Friuli Occidentale deve costituire un'azione preventiva contro il
diffondersi del virus, allora è necessario che l'intervento segua
regole chiare e coerenti per tutti, evitando i sacrifici isolati
di qualcuno".
Lo auspica in una nota la consigliera regionale Chiara Da Giau
(Pd), commentando l'ordinanza con la quale il governatore della
Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, dispone la didattica a
distanza per gli istituti scolastici secondari di primo e secondo
grado anche nel Friuli Occidentale, attualmente in zona gialla.
"Tutte le famiglie hanno piena consapevolezza della posta in
gioco e dei sacrifici che vengono chiesti a ogni suo componente:
dai nonni più a rischio e ai genitori che lavorano, fino ai figli
che studiano a distanza da ormai un anno. Sono disponibili a un
ulteriore sacrificio, ma esso deve nascere - aggiunge l'esponente
dem - da regole chiare e univoche, non dettate da una strategia
improvvisata e frammentaria. Purtroppo, però, riscontriamo che la
nuova ordinanza di Fedriga per il Friuli Occidentale non risponde
affatto a questi fondamentali criteri".
"Dobbiamo pensare - sottolinea Da Giau - che la chiusura delle
scuole nel Pordenonese, zona gialla e caratterizzata da numeri di
contagi ben al di sotto della soglia fissata dal Governo
nazionale, sia una misura fortemente precauzionale e volta a
scongiurare la possibilità di cadere in situazioni che oggi
vediamo nell'Udinese e nell'Isontino".
"Benvenuta, dunque, a questa incoerenza di Fedriga e del
Centrodestra - continua la consigliera del Partito democratico -
che prendono finalmente coscienza di una situazione già prevista
settimane fa da studi e analisi. Dal riaprire tutto sentito fino
a pochi giorni or sono e dalle proteste in piazza contro il
Governo dello scorso anno, sono passati adesso a più miti
consigli. Chiediamo che si consolidi un atteggiamento di
trasparenza e coerenza".
"Anche se il virus, con le sue varianti, pare abbia trovato la
via per indebolire le nostre azioni di difesa attraverso i più
giovani, questo non significa che ora la responsabilità debba
essere scaricata tutta sulle loro spalle. Se oggi Fedriga
considera indispensabile il passaggio alla dad di tutte le scuole
secondarie, anche quelle del Pordenonese, chiedendo agli istituti
stessi e alle famiglie di riorganizzarsi, è legittimo - conclude
la nota - che sia chiesta anche alla Regione Fvg una doverosa
riorganizzazione generale: tracciamenti e screening non ancora
adeguati a contenere la nuova ondata, un piano di vaccinazione
regionale non ancora definito e controlli sul territorio che non
si vedono. Famiglie e ragazzi si sacrificheranno una volta di più
per il bene di tutti, ma Fedriga li ripaghi passando a un'azione
trasparente e coerente".
ACON/COM/db