Carburanti agevolati: Scoccimarro in Clcv, legge 14/10 da aggiornare
(ACON) Trieste, 8 mar - La legge regionale 14/2010 è una norma
che, dopo 11 anni di vita e alla luce degli effetti collaterali
legati alla pandemia, necessita di urgenti modifiche per una
revisione in grado di renderla più efficace in prospettiva
futura, sia dal punto di vista finanziario che ecologico.
Questo il concetto principale, in tema di sostegno all'acquisto
di carburanti da parte dei cittadini del Friuli Venezia Giulia e
di promozione per la mobilità individuale ecologica, emerso nel
corso dei lavori del Comitato per la legislazione, il controllo e
la valutazione (Clcv) presieduto da Roberto Cosolini (Pd). Alla
riunione, svoltasi in modalità telematica, hanno partecipato
anche alcuni consiglieri della IV Commissione.
Sotto esame la relazione prevista dall'articolo 18 (clausola
valutativa) della Lr 14/2010 che, dopo questo passaggio
intermedio, vedrà lo stesso Cosolini, insieme al consigliere
Antonio Lippolis (Lega), relazionare l'Aula prima della
discussione tematica che coinvolgerà l'intero Consiglio regionale.
L'assessore Fvg a Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo
sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha illustrato i contenuti di una
relazione "legata al 2019 che si sviluppa in continuità con
quelle degli anni precedenti. Le novità più rilevanti sono
ovviamente emerse a partire dal settembre 2020 tra nuovi veicoli,
nuovi consumi e un'emergenza che ha stravolto completamente la
situazione. La legge, in un mondo ormai cambiato, dovrà per forza
essere rivista".
I consumi di carburante in Fvg, evidenzia il documento, sono
legati a circa un milione di automezzi circolanti, 500-600mila
dei quali appartenenti alle classi fino a Euro 4. Dunque, un
parco macchine piuttosto vetusto e, nonostante l'acquisto di
circa 34-37mila veicoli ogni anno, le sostituzioni non riguardano
necessariamente quelli più obsoleti. Il passaggio alla mobilità
sostenibile, inoltre, passa anche attraverso la lotta alle
povertà per avvicinare tutti ai mezzi maggiormente performanti in
termini di emissioni.
Scoccimarro ha ricordato che la soluzione del contenzioso con
l'Unione europea sulla possibilità di erogare contributi ai
cittadini per l'acquisto di carburanti da parte della Regione
Fvg, poi risolto positivamente nel 2020 davanti alla Corte di
giustizia europea, offre ora nuove opportunità operative. "Nel
2019 - ha dettagliato - le tessere per i carburanti agevolati
emesse erano 663.552 e i dati attuali non sono difformi. Le
modifiche a una legge pratica e non ideologica possono aiutarci a
far rimanere la gente in regione, senza inquinare, magari
attraverso l'acquisto incentivato di veicoli ecologici".
Attualmente, quasi 6.500 tessere risultano non utilizzate (anche
se circa 3mila sono solo in attesa di venire sbloccate al primo
rifornimento). Non potendo più recarsi in Slovenia o in Austria,
inoltre, si era verificata una corsa alle tessere stesse che
aveva messo in crisi il sistema per eccesso di domande non
scaglionate. Il contributo annuo medio percepito dai beneficiari,
infine, è di 67 euro per la benzina in Area 1 e di 51 per l'Area
2.
La discussione generale è stata aperta dal consigliere regionale
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha chiesto indicazioni
precise riguardo "il ragionamento economico-finanziario che sta
dietro alla manovra e un'analisi delle tipologie di consumi".
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha invece auspicato
maggiori elementi numerici "per poter procedere a un'analisi
analitica. Inoltre, sarebbe necessario un filtro per i
beneficiari delle agevolazioni con vincoli legati alle fasce
patrimoniali per non penalizzare i meno abbienti".
Sul fronte M5S, anche Ilaria Dal Zovo ha ricordato "la
possibilità di incidere in modo più pesante a vantaggio delle
famiglie in difficoltà", mentre il collega Cristian Sergo ha
sottolineato la disparità di prezzi "tra il Pordenonese rispetto
Treviso e Venezia, fenomeno che si verifica però anche in Fvg e
non sempre legato alle zone di confine".
Il leghista Lippolis ha evidenziato la necessità "di uno sforzo
per trattenere i transfrontalieri del pieno. Per la transazione
ecologica ci vorranno molti anni e, costi superiori a parte, non
tutti sono ancora preparati alla svolta. Inoltre, ci sono sempre
meno distributori e temo che tutti gli sforzi possano andare a
vantaggio dei petrolieri, svuotando però le casse regionali".
Cosolini, a fine lavori, ha confermato la necessità "di una
discussione complessiva sull'impianto normativo per una sua
efficace revisione".
ACON/DB-fc