Endometriosi: 9/3 sede Consiglio regionale si tinge di giallo
(ACON) Trieste, 8 mar - C'è anche il palazzo di piazza Oberdan
6, sede del Consiglio regionale a Trieste, tra gli edifici che si
colorano di giallo per sensibilizzare l'opinione pubblica su una
malattia tanto subdola quanto invalidante come l'endometriosi, di
cui soffrono in Friuli Venezia Giulia circa 25mila donne in età
fertile (i dati Istat parlano del 10% circa delle donne dai 15 ai
49 anni).
"L'adesione è d'obbligo - afferma il presidente dell'Assemblea
legislativa regionale, Piero Mauro Zanin, da sempre attento
sostenitore a tali iniziative - perché è importante che le donne
non si sentano abbandonate, non capite, in questa battaglia così
personale. L'8 marzo è stato il giallo della mimosa ad esaltare
per antonomasia il mondo femminile, il 9 marzo, per la Giornata
nazionale della consapevolezza e della ricerca sull'endometriosi,
è quello con cui si tinge anche la facciata della sede più alta
della rappresentanza democratica dei cittadini della nostra
regione".
"Si tratta di una patologia recidiva, invalidante e cronica,
originata dalla presenza dell'endometrio (un tessuto che riveste
l'utero) in altre sedi anomale, con effetti devastanti e danni
invalidanti", ricorda la presidente dell'associazione
Endometriosi Fvg Odv, Sonia Manente, organizzatrice
dell'iniziativa e che al presidente del Consiglio ha anche detto:
"La pandemia ci ha rese più fragili, ma non ci ha fermate. Noi
non ci siamo arrese e abbiamo avviato una serie di incontri
online per continuare la nostra battaglia, fatta di informazione
e formazione verso studenti, specialisti, uomini, donne,
famiglie, su questo tema".
Per ulteriori informazioni sull'endometriosi contattare
l'associazione di Sonia Manente a Porpetto, in via Marconi 92,
oppure scrivere a: endometriosifriuli@gmail.com, "perché la
corretta informazione - ha sottolineato più volte la presidente -
è uno dei principali strumenti per giungere a una diagnosi
precoce, fondamentale per il contenimento della patologia". Un
pensiero di cui è ferreo sostenitore anche il presidente Zanin.
ACON/RCM