Ristori: in II Comm Bini aggiunge categorie a delibera contributi
(ACON) Trieste, 9 mar - La II Commissione consiliare presieduta
da Alberto Budai (Lega) si è trovata d'accordo, con la sola
astensione di Furio Honsell (Open Fvg) e dopo aver avanzato
diverse richieste, molte delle quali accolte, con la linea del
terzo ristoro prevista nella delibera 321 che l'assessore Fvg
alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha presentato per
l'erogazione di ulteriori misure a sostegno dei settori
produttivi danneggiati dalla Covid-19, come previsto dalla legge
regionale 1/2021, per un importo complessivo che sfiora i 21,4
milioni di euro e vede contributi a fondo perduto che vanno da
500 a 10mila euro pro capite.
Venerdì prossimo, 12 marzo, l'assessore porterà all'attenzione
della Giunta le novità accolte oggi, prima tra tutte
l'innalzamento dal 20% al 30% della perdita del fatturato
registrato dall'impresa dal primo marzo 2020 al 28 febbraio 2021,
quindi considerando una nuova finestra.
"Oltre all'introduzione dei maestri di sci, categoria prima
esclusa da ogni ristoro - ha evidenziato ancora l'assessore -
intendo prevedere anche le imprese che organizzano corsi sportivi
e ricreativi. Per venire, poi, incontro alle richieste avanzatemi
in sede di II Commissione, nella delibera saranno aggiunti altri
soggetti che rispondono a ulteriori codici Ateco piuttosto che
contributi in più a categorie già considerate. Tra questi, i
fornitori all'ingrosso di vettovaglie, posateria, porcellane che
fanno parte della filiera HoreCa; i gestori di parchi tematici e
divertimenti; i noleggiatori di sci; altri gestori di palestre.
Le risorse sono quelle che sono e il tempo incalza, ha aggiunto
Bini, che oltre a puntare sulla copertura delle filiere
produttive intende rispettare il cronoprogramma che prevede la
presentazione delle domande di ristoro a partire dal 18 al 29
marzo prossimi, per essere evase - questo l'intento
dell'assessore - entro aprile. "La Regione non intende
sostituirsi allo Stato, a cui va lo sforzo più grosso", ha
sottolineato ancora una volta evidenziando la semplicità della
presentazione della domanda di contributo e la velocità
nell'accredito dei soldi agli aventi diritto.
Diverse, dunque, le richieste dei consiglieri: Danilo Slokar
(Lega) ha chiesto specifiche per gli affittacamere; Sergio
Bolzonello (Pd) ha posto l'accento tra l'altro su coloro che
gestiscono più di un albergo ma percepiscono un unico ristoro e
su tutti quei titolari di partita Iva rimasti ancora esclusi;
Furio Honsell (Open Fvg) ha menzionato le imprese che hanno
iniziato la loro attività nel 2020, chi opera come tecnico
d'impianto per gli eventi e ha codici Ateco marginali, chi opera
negli spettacoli viaggianti; Tiziano Centis (Cittadini) si è
concentrato sui lavoratori con partita Iva che operano nel
settore delle pubbliche relazioni; Cristian Sergo (M5S) ha
chiesto come ci si comporterà verso coloro che hanno già pagato
l'imposta di bollo ora che non si deve più pagare e
dell'esclusione del commercio al dettaglio ambulante di generi
alimentari; Enzo Marsilio (Pd) ritiene più logico intervenire
facendo riferimento ai costi fissi sostenuti dalle aziende
piuttosto che al fatturato, perché il dato non è realistico.
Infine, se la richiesta relativa alla filiera HoReCo è stata di
Franco Mattiussi (FI), i leghisti Alfonso Singh e Maddalena
Spagnolo, al pari di Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar), si sono
complimentati con l'assessore Bini per il coraggio e l'attenzione
dimostrati nell'aver ricompreso numerose realtà produttive prima
escluse, "sperando ci siano altre risorse per chi non è stato
ancora possibile inserire in elenco".
ACON/RCM-fc