Sicurezza: Centis (Citt), ddl 125 polizia locale di nome non di fatto
(ACON) Trieste, 10 mar - E' approdato in Aula il disegno di
legge 125 sulla sicurezza, a firma assessore Pierpaolo Roberti
per la Giunta regionale.
Fortemente critico si definisce in una nota il Gruppo consiliare
dei Cittadini, intervenuto con il capogruppo Tiziano Centis, che
ha attaccato "il Centrodestra autore di una legge che guarda più
alla propaganda che alla reale risoluzione dei problemi".
"Questa legge - spiega Centis - rivela l'intenzione di chi
governa la Regione di esercitare un controllo sulla polizia
locale, svilendo il ruolo dei Comuni. I nuclei specialistici
regionali, mandati nei Comuni a svolgere attività ad hoc, altro
non sono che la rinuncia che i servizi di polizia locale siano
espressione del territorio. E infatti per questo ddl non hanno
voluto audire i sindaci. Quello che, invece, serve è invece molto
semplice: incrementare il numero dei vigili a disposizione del
territorio, ma questo aspetto non è stato affrontato. Per
presidiare al meglio il territorio è necessario un vigile ogni
1.000 abitanti, ma siamo molto lontani da questo obiettivo. Per
avere più sicurezza servono più vigili in dotazione ai Comuni,
non un cambio delle regole".
Sul tema dei volontari Centis ha criticato "la scelta della
Maggioranza di istituire il cosiddetto controllo di vicinato: una
modalità di presidio territoriale che rischia di sfociare nelle
ronde, vecchio pallino della Lega tanto anacronistico quanto
pericoloso. Le ronde non servono, perché la sicurezza è una cosa
importante che va garantita in modo professionale dai nostri
corpi di polizia a cui vanno dati fiducia, supporto e risorse.
L'esigenza di sicurezza è reale e tanti fatti recenti lo
confermano, ma è un problema che va affrontato con più personale,
mezzi e risorse".
"Sarà una legge che non migliorerà la vita dei cittadini, anzi,
creerà più problemi di quelli che ci sono. Anziché semplificare -
ha concluso il consigliere - si introducono nuove regole, nuovi
nuclei, ulteriori coordinamenti. Tutto ciò non fa altro che
complicare il sistema e non rende più agevole la vita dei
cittadini. Per affrontare al meglio i problemi serviva un aiuto
tangibile ai Comuni e più personale, ma il Centrodestra ha
preferito una legge di propaganda a una più seria e utile
concretezza".
ACON/COM/rcm