Sicurezza: Patto Autonomia, ddl 125 pessima legge che non dà risposte
(ACON) Trieste, 10 mar - "Questo provvedimento non dà risposte
efficaci alle criticità in cui versa la polizia locale, effetto
di una ormai cronica carenza di personale e mancanza di
professionalità specifiche che rendono estremamente difficoltoso
il presidio del territorio. Non è centralizzando molte competenze
a livello regionale che si migliora il servizio. Vanno piuttosto
rafforzate le forme di coordinamento tra i Comuni".
E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo del Patto per
l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, in riferimento al disegno di
legge 125 in materia di politiche integrate di sicurezza e
ordinamento della polizia locale, oggi all'esame dell'Aula. "È
necessario fornire i Comuni degli strumenti necessari per
coordinarsi e gestire la funzione della polizia locale",
evidenzia Moretuzzo, che sottolinea come il tema sia strettamente
intrecciato a quello della "fallimentare" riforma degli enti
locali.
Critiche alla norma "che spalanca le porte alle ronde post
padane" arrivano anche dal consigliere regionale Giampaolo
Bidoli. Il pacchetto di norme sulla "sicurezza partecipata" che
affida l'attività di prevenzione e controllo del territorio anche
alla collaborazione dei cittadini, attraverso il "controllo di
vicinato" o l'impiego di associazioni di volontariato, "metterà
in difficoltà i comandi di polizia locale, anziché supportarli,
poiché si troveranno a gestire volontari impreparati", spiega
Bidoli, per i quali immagina un intervento "eventualmente a
supporto di eventi culturali, sportivi e cerimonie, per quanto,
anche in questi contesti, sarebbe preferibile valorizzare i
volontari della Protezione Civile, peraltro già formati e
monitorati dal punto di vista sanitario e psicologico".
"Dal dibattito generale e dalle dichiarazioni dell'assessore
Roberti è evidente che ci aspetta una pessima legge", conclude
Moretuzzo, che si sofferma infine sull'articolo 16 della norma
("La Regione, avvalendosi degli uffici del Comune capoluogo
(Trieste), attua il coordinamento tra i servizi di polizia locale
per le seguenti finalità
)". "Chi glielo dice al friulanissimo
sindaco di Udine che i suoi compagni di partito stanno approvando
una legge per cui per avere un intervento dei cosiddetti "nuclei
specializzati" (formati anche dai suoi agenti) dovrà chiedere
"per favore" al comandante della polizia locale di Trieste? Da
"prima i friulani" a "prima il centralismo", che sia romano,
milanese o triestino poco conta", commenta Moretuzzo.
ACON/COM/fa