Question time: Riccardi risponde su vaccini e sequestro dpi
(ACON) Trieste, 11 mar - Undici interrogazioni a risposta
immediata sui temi della sanità sono state discusse oggi
nell'aula del Consiglio regionale. Il vicegovernatore con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi, in collegamento dalla sede della
Protezione civile a Palmanova, è stato interpellato in
particolare su problematiche legate alla pandemia.
Walter Zalukar, consigliere del Gruppo misto, ha chiesto
informazioni sul sequestro di dispositivi di protezione
individuale con ridotta capacità filtrante, operato dalla Guardia
di Finanza in regione, chiedendo di avviare una verifica sui
materiali destinati alle strutture sanitarie. 'Farmaci e
dispositivi di protezione individuale - gli ha risposto Riccardi
- provengono dagli usuali canali di approvvigionamento nazionale.
L'efficacia di mascherine e dispositivi viene valutata
preventivamente dal Comitato tecnico scientifico, a livello
nazionale: a noi spetta di verificare che il materiale consegnato
sia stato validato dal Cts. Oltre a questo, abbiamo attuato
verifiche interne e in alcuni casi materiali di palese
inadeguatezza non sono stati distribuiti. Ci proponiamo - ha
concluso il vicegovernatore - di intensificare i controlli, ma
non possiamo modificare le norme statali che attribuiscono la
responsabilità al Cts'.
Dello stesso tema si occupava il quesito di Mauro Capozzella
(M5S) che, ricordando il recente sequestro, ha chiesto alla
Giunta a chi spetti la responsabilità del controllo qualitativo
dei materiali ma anche di farmaci e dispositivi medici utilizzati
durante l'emergenza Covid. Riccardi ha ribadito al consigliere
che 'l'efficacia dei dispositivi viene valutata dal Cts' e ha
assicurato che la Regione, 'rimanendo a disposizione
dell'autorità giudiziaria per ogni chiarimento', 'ha rimandato
indietro una parte di quel materiale in quanto evidentemente
insufficiente'.
Preoccupata per i tempi della campagna vaccinale in regione
('Fine maggio è tardi per concludere la somministrazione agli
over 80'), la consigliera del Pd, Mariagrazia Santoro, ha chiesto
chiarimenti sull'organizzazione dei prossimi mesi, in termini di
tempi e sedi, visto che da notizie di stampa sarebbero presto in
arrivo 1 milione di dosi. 'La campagna - le ha risposto il
titolare della Salute Fvg - si svolge sulla base degli obiettivi
fissati a livello nazionale ed è condizionata da numero di dosi,
disponibilità di spazi e operatori. Ad oggi è stata somministrata
la prima dose al 30 per cento degli anziani over 80, per un
totale di 142mila dosi sulle 170mila che ci sono state
consegnate. A inizio marzo - ha proseguito Riccardi - abbiamo
raggiunto la media giornaliera di 3300 somministrazioni, e
puntiamo ad arrivare a 7000 quando potremo utilizzare le sedi
extraospedaliere. Stiamo parlando dunque di un ottimo rapporto
dosi-cittadini. Quando vaccineremo tutti? Non si possono fare
previsioni credibili: concluderemo quando Governo e struttura
commissariale ci daranno i vaccini'.
Il consigliere Sergio Bolzonello (Pd) ha invece chiesto
informazioni sulla strategia regionale relativa agli investimenti
in robot chirurgici, prendendo spunto dal recente acquisto di un
altro di questi costosi apparecchi da parte dell'Asugi e
ricordando che nell'ospedale di Pordenone l'operatività del robot
chirurgico 'viene fortemente limitata per problemi di budget' con
rischio di fuga verso le strutture venete. 'Condivido le sue
considerazioni - gli ha risposto Riccardi - : gli interventi
nell'ospedale di Gorizia sono adeguatamente motivati, ma sul tema
della robotica sarà mia cura intervenire in sede di atto
aziendale, per rifletterci in termini più generali'.
Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, ha interpellato la
Giunta per chiedere 'per quale motivo la campagna vaccinale a
domicilio degli over 80 non sia partita quantomeno
contestualmente all'inizio delle vaccinazioni presso i centri
vaccinali, e come intenda procedere per colmare il ritardo
accumulato'. 'A me non risulta che, come dice lei, al 7 marzo non
ci fossero vaccinati in casa - ha risposto Riccardi - ed è
singolare che si parli di ritardo quando siamo una delle regioni
più tempestive su questo. Va tenuto presente che bisogna
analizzare una ad una tutte le richieste, in diversi casi
inadeguate: è un'organizzazione che richiede un impegno notevole'.
La vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili era invece
al centro della 'Iri' di Simona Liguori (Cittadini). Alla Giunta
la consigliera chiede di sapere 'se intenda iniziare
immediatamente con la vaccinazione delle persone con disabilità
gravi assistite a domicilio'. Riccardi le ha ricordato che le
indicazioni del ministro sono di procedere con questa categoria
dopo aver vaccinato gli ultraottantenni (per i quali è richiesto
un periodo tra i 21 e i 28 giorni per la dose di richiamo) e che
anche per le persone vulnerabili bisogna utilizzare i vaccini
Pfizer e Moderna, e non AstraZeneca: 'Noi comunque vogliamo
procedere al più presto, anche perché i soggetti vulnerabili sono
non meno di 40mila in regione'.
Di argomento analogo l'interrogazione rapida di Roberto Cosolini
(Pd), che ha chiesto alla Giunta di adeguare le priorità del
piano di vaccinazione. Cosolini ha suggerito di somministrare
Astra Zeneca alle persone più esposte, over 70 e fragili. 'Io non
so cosa succederà nel pomeriggio, quando incontreremo il Governo
e avremo ulteriori informazioni e possibili modifiche delle
regole - ha premesso Riccardi - ma segnalo che si è aperta una
discussione sbagliata sull'uso di AstraZeneca, esteso sì agli
ultra 65enni ma sconsigliato per le cronicità di persone
vulnerabili. E siccome non c'è un adeguato numero di vaccini
Pfizer e Moderna, quelle persone verranno vaccinate dopo forze
armate e altre categorie impiegate in servizi essenziali, pe i
quali sono già disponibili le dosi di AstraZeneca'.
Andrea Ussai (M5S) ha posto l'attenzione sui bandi per la
ristorazione ospedaliera prendendo spunto dal caso dell'Azienda
sanitaria triestina, a un mese e mezzo dalla fine del contratto
con Serenissima Ristorazione spa. Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se si conosca l'esito dello studio di fattibilità sul
centro di cottura unico regionale. Riccardi ha spiegato che c'è
l'intenzione di 'riportare la cottura dei pasti nella nostra
regione e porre le basi per usare prodotti locali, mantenere
massima sicurezza microbiologica, dare priorità a prodotti
biologici e con bassa emissione di CO2. Il modello prevede la
realizzazione di un centro cook and chill presso l'ospedale di
Palmanova e di centri satellite in altre strutture ospedaliere'.
Dei nuovi casi di legionella al poliambulatorio di Gradisca ha
parlato invece la consigliera pentastellata Ilaria Dal Zovo, che
ha chiesto all'assessore di predisporre interventi e tutelare la
salute degli operatori e degli utenti. Il vicegovernatore le ha
assicurato che sono state attuate tutte le azioni correttive, e
che l'acqua è disponibile da tempo attraverso i distributori
automatici.
Claudio Giacomelli, capogruppo di Fratelli d'Italia, ha chiesto
ragione dell'esclusione del Corpo forestale della Regione dalla
campagna vaccinale per le Forze dell'Ordine, auspicandone un
pronto reinserimento anche alla luce del numero contenuto di
addetti. 'Nel piano nazionale non è chiaro se sia possibile
inserirli - ha risposto il vicegovernatore - , noi comunque ci
stiamo lavorando perché siamo convinti che questi operatori non
possano essere esclusi. In Giunta abbiamo predisposto un atto in
tal senso'.
Nicola Conficoni (Pd) ha infine sottolineato il problema dello
spreco di dosi vaccinali, facendo riferimento a situazioni che
sarebbero avvenute nell'ambulatorio di Torre di Pordenone, dove
alcune persone in lista non si erano presentate. 'Lei parla di
sprechi ed è un'affermazione forte - ha replicato Riccardi - : io
non ho evidenza di sprechi e la invito a darmi dettagli su
questo, perché se così fosse queste informazioni andrebbero messe
a disposizione delle autorità competenti. È naturale che i
vaccini sono un patrimonio importante e vanno tutelati'.
ACON/FA-fc