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Covid: Santoro (Pd), campagna vaccini con troppe incognite e criticità

11.03.2021
13:45
(ACON) Trieste, 11 mar - "L'organizzazione della campagna anti Covid arranca tra troppe incognite e criticità. Resta ancora da chiarire dove verranno allestiti i presìdi per inoculare i vaccini e con quale personale. In una situazione di evidente affanno, inoltre, si registrano troppi ostacoli per le prestazioni domiciliari e il mancato accordo con i medici di medicina generale per inoculare i vaccini, cosa che molte Regioni hanno fatto già da settimane".

Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd), ricordando di essere stata firmataria di un'interrogazione con la quale ha chiesto chiarimenti sul piano di vaccinazione regionale anti Covid e aggiungendo l'impressione personale "che si continui a correre dietro ai problemi, piuttosto che organizzarsi prima".

"In seguito all'accordo nazionale Governo-Regioni-sindacati Mmg del 21 febbraio 2021, in Piemonte - dettaglia l'esponente dem - c'è stato un pre-accordo e i medici hanno iniziato in data 1 marzo a vaccinare gli over 80 nei centri vaccinali. In Toscana e nel Lazio, dopo il pre-accordo, l'1 marzo sono state avviate le vaccinazioni. In Emilia-Romagna, dopo l'accordo del 17 febbraio, è seguito l'avvio dal 22 febbraio. A queste Regioni si aggiungono Marche e Puglia che sono pronte per una partenza il prossimo 15 marzo. In Valle D'Aosta, inoltre, l'accordo è già stato concretizzato e i medici di base sono pronti per vaccinare a domicilio, mentre in Umbria stanno vaccinando gli over 80 a domicilio, in alcuni Comuni della Basilicata sono iniziate le somministrazioni agli over 80, nella Provincia di Trento è iniziato l'utilizzo di Astrazeneca per gli insegnanti e, infine, anche Calabria e Lombardia sono in procinto di avviare le vaccinazioni".

"In Friuli Venezia Giulia - prosegue Santoro - sentiamo le dichiarazioni di primati ma, poi, rimaniamo fermi. Il fatto che l'assessore regionale Riccardo Riccardi, nella sua risposta all'interrogazione, abbia negato il fatto che altre Regioni abbiano sottoscritto un accordo con i medici di base, rende evidente la difficoltà di gestione".

"L'attuale sistema di prenotazione - conclude la nota del Partito democratico - non permette la presa in carico delle persone da vaccinare a domicilio, comportando un vero e proprio turismo vaccinale da parte degli anziani alla ricerca del primo appuntamento disponibile, anche a costo di lunghe trasferte con problemi di spostamento". ACON/COM/db



Mariagrazia Santoro (Pd)