Covid: M5S, resta problema controlli forniture Dpi e strumenti vaccini
(ACON) Trieste, 11 mar - "Qualsiasi materiale entrato in un
magazzino centralizzato per la successiva distribuzione in tutte
le strutture sanitarie regionali avrebbe dovuto essere
controllato con maggior rigore e attenzione da parte dell'Azienda
regionale di coordinamento per la salute".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Mauro Capozzella, riferendosi alla risposta fornita
dall'assessore regionale Riccardo Riccardi a una sua
interrogazione, seguita "ai controlli e ai sequestri di
dispositivi di protezione individuali da parte della Guardia di
finanza in varie strutture del Servizio sanitario regionale".
"Ci aspettavamo - aggiunge l'esponente pentastellato - la
risposta fornita da Riccardi che, di fatto, ha declinato ogni
responsabilità, individuando nella struttura commissariale
nazionale, nell'Agenzia italiana del farmaco e nel Comitato
tecnico scientifico i soggetti adibiti a determinati controlli
sul materiale fornito".
"Il problema rimane comunque importante e non risolto, finendo
per interessare gli organi e le persone che ora stanno
verificando l'idoneità dei materiali forniti dalla Protezione
civile per eseguire le vaccinazioni, al quale tutti i datori di
lavoro, tra cui i direttori generali, devono o dovrebbero
attenersi sempre. In particolare, per quanto riguarda gli aghi,
ci si chiede - continua Capozzella - chi abbia deciso di andare
in deroga a quanto la stessa centrale di acquisto Arcs ha
ritenuto, in sede di gara, di porre come condizione fondamentale:
ovvero, la presenza di sistemi di sicurezza per gli aghi".
"Il Testo unico sulla sicurezza e la salute sul lavoro -
aggiungono i consiglieri Andrea Ussai e Cristian Sergo - rimarca
come il datore di lavoro, in questo caso le Aziende sanitarie,
nella scelta dei Dpi 'individua le caratteristiche necessarie,
tenendo conto delle eventuali fonti di rischio' e 'aggiorna la
scelta ogni qualvolta intervenga una variazione significativa
negli elementi di valutazione'. Le segnalazioni dei sindacati su
questi aspetti, tuttavia, sono state evidentemente sottovalutate".
"Rispondendo a una nostra precedente interrogazione in merito
alle verifiche sulle mascherine, l'assessore Riccardi -
concludono i portavoce del M5S - ha affermato che i dispositivi
non ritenuti conformi alla normativa non sono stati distribuiti.
Ciò, però, è vero solo in parte, perché alcuni Dpi non a norma
sono stati utilizzati, anche in reparti Covid, fino al sequestro
da parte della Guardia di finanza, mentre altri potrebbero ancora
essere a disposizione nelle residenze per anziani".
ACON/COM/db