Salute: Ussai (M5S), bene ristorazione ospedaliera ma dubbi su modello
(ACON) Trieste, 11 mar - "Portare il centro di cottura dei
pasti in Friuli Venezia Giulia è un obiettivo che abbiamo
perseguito e che accogliamo positivamente. E' un passo avanti che
abbiamo chiesto con la mozione approvata a dicembre dal Consiglio
regionale e che valorizza le produzioni locali, inoltre consente
di migliorare i controlli sui processi di produzione e sulle
materie prime".
Lo dichiara il consigliere regionale Andrea Ussai (M5S), che
aveva presentato un'interrogazione sul tema della ristorazione
ospedaliera.
"Fa specie che, senza la nostra interrogazione, non si sarebbe
saputo nulla su un bando di gara che, secondo quanto annunciato
in Aula dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi,
sarà pubblicato entro la metà di aprile. Non possiamo che essere
soddisfatti di sentire che, nella predisposizione del bando, si
terrà conto anche degli altri impegni assunti in quella mozione",
continua Ussai.
"Bene, quindi, che si voglia migliorare la qualità dei pasti,
porre attenzione alla tutela ambientale, implementare un sistema
di controllo costante della qualità del servizio e garantire la
massima attenzione ai diritti dei lavoratori. Sorgono però dei
dubbi sul rispetto di uno dei punti previsti dalla mozione,
ovvero quello di mantenere il sistema di produzione con legame
espresso o fresco/caldo dove già in dotazione. Con il centro
regionale di cottura c'è il rischio di una delocalizzazione anche
dove non necessario: per l'occupazione si poteva fare di più".
"La preferenza del modello misto indicata dall'assessore lascia
qualche perplessità - aggiunge il consigliere pentastellato -,
anche perché Riccardi ha tirato in ballo lo studio da 36mila
euro, commissionato dall'allora Ente per la gestione accentrata
dei servizi condivisi alla Fondazione scuola nazionale servizi,
affermando che è stato scartato perché impostato esclusivamente
su un sistema fresco-caldo che avrebbe fatto lievitare i costi.
In realtà quello studio diceva proprio il contrario,
sottolineando come il sistema fresco/caldo sia preferibile al
cook and chill per costi, qualità e maggiore scelta di fornitori.
Attendiamo di vedere il bando per valutare nel dettaglio come
sarà strutturato il modello annunciato da Riccardi, visto che lo
studio alla base del progetto non è stato ancora reso pubblico".
"La previsione di un lotto unico nel bando di gara, annunciato
per la metà di aprile, comporta l'assegnazione di tutta la
ristorazione in FVG a un soggetto unico. Ci auguriamo si sia
tenuto conto della questione di legittimità già sollevata
dall'Autorità nazionale anticorruzione in altre regioni, per
evitare di trovarci all'ennesimo rinvio della gara dopo dieci
anni di proroghe. Siamo molto lontani dalle dichiarazioni
rilasciate alla stampa nello scorso settembre dall'assessore, che
affermava di voler tornare alla cuoca della mensa dell'ospedale -
conclude Ussai -. Parole dette, peraltro, meno di un mese dopo
che era stato affidato uno studio di fattibilità per la
realizzazione di un centro unico di cottura unico per tutto il
Friuli Venezia Giulia".
ACON/COM/rcm