Salute: in III Comm petizione olio di cannabis, sollecitata la Regione
(ACON) Trieste, 12 mar - Tredici mesi fa, 3.384 cittadini del
Friuli Venezia Giulia hanno presentato una petizione affinché il
rimborso dei medicinali a base di cannabinoidi sia esteso anche
all'olio di cannabis, tutti prodotti che si utilizzano
soprattutto per la terapia del dolore. I primi firmatari di
quella petizione sono i coniugi Massimo e Mariagrazia Tamburlini,
che oggi hanno potuto finalmente illustrarne i contenuti alla III
Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega).
"Mi scuso per la voce malferma, causata dalla mia malattia", sono
state le prime parole di Tamburlini, che poi ha riassunto la
questione aiutato dalla moglie e dalla consigliera regionale dei
Cittadini, Simona Liguori, che già all'epoca aveva fatto proprie
le istanze della petizione.
Attualmente - "a differenza di altre realtà come ad esempio il
Veneto", ha evidenziato Tamburlini - la nostra Regione rimborsa
solamente le inflorescenze per il decotto o la vaporizzazione: il
decotto, oltre a essere laborioso (richiede 40 minuti), ha
un'efficacia ridotta ed è conservabile per un massimo di 4/5
giorni; la vaporizzazione necessita un vaporizzatore, il cui
costo è completamente a carico del paziente. Ecco che molti
malati utilizzano l'olio ricavando benefici superiori, ai quali
vanno aggiunte la maggior comodità di somministrazione e di
conservazione, ma anche un costo decisamente più elevato, che non
tutti riescono a sostenere nel tempo.
Per disciplinare l'uso dei farmaci cannabinoidi per finalità
terapeutiche da parte degli operatori del Servizio sanitario
regionale, il Consiglio regionale ha approvato una legge
specifica, la Lr 2/2013, poi modificata con la Lr 11/2016, mentre
la Giunta, sempre nel 2016, con una delibera ha approvato gli
indirizzi applicativi sull'uso dei medicinali a base di
cannabinoidi per il trattamento sintomatico di supporto ad altri
trattamenti standard, quando questi non abbiano prodotto i
risultati desiderati o abbiano provocato effetti secondari non
tollerabili. "Io ho assunto tutti i farmaci cosiddetti
tradizionali - ha fatto presente Tamburlini - ma senza averne
beneficio, e come me tanti altri malati".
"Oggi, se per l'acquisto in farmacia dell'inflorescenza i
pazienti presentano la ricetta 'rossa' del medico e hanno il
rimborso - ha aggiunto la consigliera Liguori -, per l'olio
possono presentare solo la ricetta 'bianca' e dunque devono
pagare di tasca propria. Ma per preparare l'olio serve
effettuarne la cromatografia per la titolazione, ovvero per
stabilire quanta percentuale di farmaco è contenuta nell'olio
stesso. Si tratta di un esame che, in Fvg, può essere effettuato
presso gli istituti Burlo Garofolo di Trieste e il Cro di Aviano,
ma manca una convenzione tra questi due centri e le farmacie, che
così si ritrovano a doversi servire di laboratori fuori regione".
"Già un anno fa - ha fatto presente Mariagrazia Tamburlini -
avevamo chiesto se fosse possibile sottoscrivere un accordo con
il Burlo Garofolo per la titolazione del farmaco, dati i pochi
laboratori italiani autorizzati, che comunque sono agganciati
alle università. E noi abbiamo in regione un dipartimento di
chimica farmaceutica prestigioso, perciò volevamo sapere cosa
possa ostacolare un intervento in tal senso".
La richiesta della Liguori al presidente Moras e agli consiglieri
della III Commissione è, così, stata molto precisa: "Facciamoci
latori presso il presidente della Regione, Fedriga, e l'assessore
alla Salute, Ricardi, affinché si giunga ad un accordo con le
farmacie territoriali per l'inclusione anche dell'olio di
cannabis ad uso terapeutico tra i prodotti rimborsabili".
A dirsi da subito intenzionato a far pervenire al governatore e
al vicegovernatore le richieste dei coniugi Tamburlini, come di
tutti i sostenitori della petizione, è stato il presidente Moras,
a cui si è aggiunto il sostegno di Walter Zalukar (Misto), che ha
espresso anche parole dure sia contro il ritardo con cui la
questione è stata trattata in Commissione, sia per la mancanza di
ascolto di un cittadino da parte delle strutture di sanità
regionali e della cosa si è scusato personalmente. Al pari Andrea
Ussai (M5S), che ha ricordato un proprio "ordine del giorno,
respinto dalla Giunta di allora, con cui si chiedeva proprio la
rimborsabilità dell'olio di cannabis, mentre oggi si confida in
una sensibilità diversa".
Furio Honsell (Open Fvg) ha plaudito al coraggio civile dei
coniugi Tamburlini e ha chiesto che l'iter della petizione non si
esaurisca oggi ma si proceda velocemente con una convenzione con
l'Università per la titolazione, così come Mariagrazia Santoro ha
garantito l'appoggio del Pd affinché la questione proceda
speditamente dato che "non si tratta di autorizzare una nuova
sostanza, ma una modalità diversa di somministrazione della
stessa sostanza a titolo di rimborso".
ACON/RCM