Zona rossa: Piccin (FI), fondamentali vaccini ma anche cure domicilio
(ACON) Trieste, 14 mar - "È corretto indicare come priorità
nazionale l'accelerazione della campagna vaccinale ma, per uscire
dall'incubo Coronavirus, pari attenzione deve permanere anche sul
fronte della cura, in particolare di quella domiciliare".
Lo auspica in una nota la consigliera regionale Mara Piccin
(Forza Italia), osservando come "la Giunta regionale Fvg, con il
vicepresidente Riccardo Riccardi, si sia dimostrata attenta al
tema dell'assistenza domiciliare. È stato istituito un sistema di
telemedicina, al quale è ora auspicabile abbinare la definizione
puntuale e chiara, a livello nazionale, di indicazioni per
formulare un preciso protocollo di gestione domiciliare dei
pazienti affetti da Coronavirus".
"Su questo aspetto, il Governo nazionale e l'Istituto superiore
della sanità - aggiunge l'esponente forzista - devono definire
chiari e precisi protocolli per la gestione domiciliare di
pazienti con infezione da Sars-Cov-2, in modo che tutte le
Regioni, compreso il Fvg, possano di conseguenza adeguarvisi.
Paracetamolo e vigile attesa, sulla scorta dell'ordinanza del Tar
del Lazio dei giorni scorsi, potrebbero essere integrati con
altri farmaci e un monitoraggio diretto. Inoltre, va tenuto conto
che la Regione Piemonte ha aggiornato il protocollo per le cure
domiciliari, prevedendo altri farmaci".
"La nuova ondata di contagi e il peggioramento degli indici che
hanno riportato anche il Fvg in zona rossa - continua Piccin -
comportano la necessità di un rafforzamento anche della gestione
domiciliare dei pazienti in chiave anti-Covid, fattore che
potrebbe incidere positivamente sugli indici relativi ai tassi di
occupazione dei posti letto delle aree di terapia intensiva e
medica dedicate. Da un lato, infatti, garantirebbe una gestione
efficace ed efficiente dei pazienti con malattia lieve e,
dall'altro, ridurrebbe il rischio di aggravamento delle
condizioni di altri, inizialmente rientranti tra i casi di
malattia lieve, evitando il conseguente ricovero in area medica o
in terapia intensiva".
"Svariati professionisti sostengono l'efficacia di una gestione
domiciliare dei pazienti e, al contempo, denunciano la mancanza
di precise indicazioni ufficiali in tal senso. Spostare la cura
fuori dall'ospedale, laddove possibile, va anche nella direzione
della riforma sanitaria voluta dal Centrodestra regionale. Ciò
potrebbe incidere positivamente - conclude la nota di FI - sulla
situazione di terapie intensive e reparti Covid degli ospedali
regionali, abbassando il livello di rischio nel Fvg con evidenti
riflessi positivi anche sugli altri settori. Le indicazioni da
Roma, però, ancora mancano, nonostante le circolari ministeriali
indichino la valenza delle cure domiciliari, accennando solo
genericamente a terapie per i casi sintomatici".
ACON/COM/db