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Viabilità: Cittadini, intervenire per rendere più sicura la "Ferrata"

16.03.2021
12:35
(ACON) Trieste, 16 mar - La strada "Ferrata" e i suoi annosi problemi di sicurezza tornano al centro del Consiglio regionale e lo fanno, come si legge in una nota, "grazie al gruppo dei Cittadini che con una mozione ha chiesto l'impegno della Giunta a valutare ulteriori interventi di messa in sicurezza della strada per indurre le centinaia di veicoli che quotidianamente la percorrono a diminuire la velocità".

Una situazione difficile e pericolosa, quella della Ferrata - si legge ancora nel comunicato - che si trascina da troppo tempo. "La strada extraurbana ad alto scorrimento che taglia la Bassa Friulana in diagonale da Udine Ovest, attraversa il Friuli occidentale fino a giungere a Portogruaro (assumendo la denominazione di ex SP95 nel tratto di Udine ed ex SP40 nel tratto Pordenonese) è sempre più spesso al centro delle cronache nere: negli anni si sono susseguiti incidenti con esiti tragici e mortali, tanto da farle guadagnare il soprannome di strada maledetta".

"Le caratteristiche della Ferrata - hanno spiegato i consiglieri civici Tiziano Centis e Simona Liguori - possono trarre in inganno: è una arteria che taglia in diagonale la Bassa Friulana su di un tracciato pianeggiante e sostanzialmente rettilineo, senza incontrare nessun centro abitato, quindi apparentemente sicura. Una strada scorrevole, facile, rapida per gli spostamenti, che porta direttamente verso le località turistiche come Lignano, Bibione, Caorle, per chi proviene dal Friuli centrale o addirittura da Austria o Germania, evitando così pedaggi autostradali. Diversi studi di sicurezza stradale hanno dimostrato che tratti rettilinei eccessivamente lunghi, invece di migliorare la sicurezza grazie alla loro semplicità, generano un aumento di incidenti poiché inducono gli autisti ad aumentare la velocità e a ridurre l'attenzione. L'elevata velocità unita con incroci a raso sono un'abbinata notoriamente mortale".

"La Ferrata rispecchia purtroppo queste caratteristiche - proseguono i consiglieri - ovvero lunghi rettifili come quelli che vanno dall'inizio dell'arteria alla rotatoria di Talmassons e Bertiolo (7 chilometri), dalla rotatoria di Varmo, Codroipo e Rivignano a quella di Morsano (5 chilometri) e dalla rotatoria di Morsano a quella di Teglio Veneto (7 chilometri). A questi vanno aggiunti 5 incroci a raso e una rotatoria sul versante Pordenonese, 7 incroci a raso e 4 rotatorie sul versante Udinese. Nonostante la presenza di due autovelox posizionati in località Ponte sul Tagliamento in comune di Varmo e fra Pozzecco e Virco in comune di Bertiolo, la pericolosità e la sua attitudine ad essere percorsa ad elevata velocità sono rimaste troppo elevate".

"In passato - hanno concluso Centis e Liguori - si è tentato di ridurre la pericolosità della strada attraverso interventi strutturali come le rotatorie e con il posizionamento dei rilevatori di velocità. Strumenti che sicuramente si sono rivelati utili ma non risolutivi: la Ferrata rimane una delle strade più pericolose del Friuli Venezia Giulia e intervenire ulteriormente per risolvere il problema deve essere una priorità della Regione". ACON/COM/fa



Tiziano Centis (Cittadini)