Caccia: Piccin (FI), ok Regione utilizzo abilitati controllo cinghiali
(ACON) Trieste, 18 mar - "Assessorato regionale e uffici hanno
confermato la portata rivoluzionaria di una recente sentenza
della Corte costituzionale sul tema del controllo dei cinghiali:
i cacciatori abilitati, attraverso specifici corsi di formazione,
potranno essere coinvolti da parte del Corpo forestale".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin
(Forza Italia), dopo aver ricevuto una risposta scritta
dall'assessore Stefano Zannier a una sua interrogazione dedicata
al tema specifico.
"Sono pienamente soddisfatta della risposta - continua
l'esponente forzista - che conferma come le mie proposte,
compresa una pdl nazionale mai affrontata dal Parlamento per
questioni ideologiche, fossero di buonsenso e rispettassero i
dettami costituzionali. Viene invece sconfessata in toto la linea
del M5S, che continua ad accanirsi ideologicamente contro
l'attività venatoria".
"Quando si parla di controllo del cinghiale, come riconosciuto
dalla Corte costituzionale, il fine - aggiunge Piccin - è la
tutela ambientale, prevenendo inoltre danni all'agricoltura,
incidenti stradali e pericoli alle persone che, guarda caso,
anche grazie ai veri e propri ostacoli creati alla caccia sono
aumentati con la proliferazione incontrollata dei cinghiali".
"La sentenza della Corte costituzionale - dettaglia la
consigliera di FI che, con la sua interrogazione urgente, aveva
chiesto all'assessore Zannier le modalità e le tempistiche di
recepimento da parte della Regione - è la 21/2021, che ha
dichiarato legittime le disposizioni della Regione Toscana per
l'estensione dei soggetti incaricati dei piani di abbattimento.
Gli uffici regionali, come ha confermato l'assessore, sono al
lavoro su un orientamento che è considerato innovativo: da una
prima disamina della sentenza, infatti, potrebbe essere
sufficiente una modifica del vigente piano di controllo del
cinghiale, prevedendo la possibilità da parte del Corpo forestale
regionale di avvalersi della collaborazione di cacciatori
abilitati attraverso specifici corsi di formazione".
"Un'alternativa - prosegue ancora Piccin - sarebbe quella di una
proposta normativa nuova, sulla scorta di quanto fatto da altre
Regioni, in linea con l'orientamento stabilito dalla Consulta. In
ogni caso, per avvalersi dei cacciatori sarà necessario
organizzare corsi di abilitazione specifici con programmi
avallati da Ispra e relative prove di idoneità".
"A tal fine, sono in corso i contatti con Ispra e Regione Toscana
- conclude la nota - anche al fine di chiarire altri aspetti
riguardanti la proprietà dei capi prelevati in controllo fauna da
parte dei soggetti abilitati".
ACON/COM/db