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Ambiente: Sergo (M5S), chiarire ampliamento Kronospan a San Vito al T.

18.03.2021
13:08
(ACON) Trieste, 18 mar - "Abbiamo interrogato la Giunta Fedriga sul procedimento autorizzativo avviato a San Vito al Tagliamento dalla ditta Kronospan sulla realizzazione di un nuovo impianto di produzione di pannello truciolare da legno riciclato, ma come al solito o non abbiamo ricevuto risposte o quelle avute ci preoccupano".

Lo rileva il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, in una nota.

"Dell'impianto e del suo possibile ampliamento ci siamo occupati anche nel corso della scorsa legislatura, quando interrogammo la Giunta Serracchiani sulle richieste avanzate dalla società austriaca. Le preoccupazioni dell'ampliamento riguardavano alcuni aspetti ambientali - rammenta Sergo -, visto che sulle opportunità di mercato e le possibili conseguenze della sua realizzazione sono altre le associazioni di categoria che dovrebbero esprimersi". "In realtà, continuiamo a non capire come, adesso che la società è tornata alla carica, l'assessore Fabio Scoccimarro intenda perseguire gli sbandierati obiettivi di raggiungere un'economia con emissioni zero di gas a effetto serra entro il 2050, se - continua il consigliere - dovessimo autorizzare impianti come questo nel prossimo futuro. Inoltre, nella zona industriale Ponte Rosso, dove è previsto l'ampliamento, è stata progettata la prima Area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea), che dovrebbe rispettare determinati criteri ecologici stabiliti dalla Regione stessa, ma su questo l'Esecutivo Fedriga non si è proprio espresso, nonostante ci sia uno stanziamento di 200mila euro per il progetto Apea".

"Destava preoccupazione già nel 2016, quando l'ex consigliera pentastellata Eleonora Frattolin presentò un'interrogazione all'allora assessore Vito sulla richiesta di emungere 144mila metri cubi da pozzi artesiani; desta preoccupazione anche adesso - sottolinea il portavoce del M5S -, che si richiede un prelievo di 127mila metri cubi (pari a 5 litri al secondo) di acqua di falda per scopo industriale. All'epoca, l'assessore rese noto che l'Autorità di Bacino aveva richiesto integrazioni alla ditta e che la stessa non fornì alcuna documentazione, ma inoltrò una seconda richiesta di prelevare 2.500 mc l'anno. L'Autorità di Bacino si dichiarò si favorevole ad aumentare l'allora portata autorizzata pari a 300 mc, ma solo sino a 1.150 mc l'anno e non ai 2.500 richiesti". "Oggi l'assessore Scoccimarro ci informa che la richiesta avanzata dalla ditta austriaca di attivare due nuovi pozzi artesiani è stata valutata in coerenza con le disposizioni del Piano tutela acque - conclude Sergo - ed è stata completata la fase di pubblicità. Tutto già deciso, insomma". ACON/COM/rcm



Cristian Sergo (M5S)