Ambiente: Sergo (M5S), chiarire ampliamento Kronospan a San Vito al T.
(ACON) Trieste, 18 mar - "Abbiamo interrogato la Giunta Fedriga
sul procedimento autorizzativo avviato a San Vito al Tagliamento
dalla ditta Kronospan sulla realizzazione di un nuovo impianto di
produzione di pannello truciolare da legno riciclato, ma come al
solito o non abbiamo ricevuto risposte o quelle avute ci
preoccupano".
Lo rileva il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio
regionale, Cristian Sergo, in una nota.
"Dell'impianto e del suo possibile ampliamento ci siamo occupati
anche nel corso della scorsa legislatura, quando interrogammo la
Giunta Serracchiani sulle richieste avanzate dalla società
austriaca. Le preoccupazioni dell'ampliamento riguardavano alcuni
aspetti ambientali - rammenta Sergo -, visto che sulle
opportunità di mercato e le possibili conseguenze della sua
realizzazione sono altre le associazioni di categoria che
dovrebbero esprimersi".
"In realtà, continuiamo a non capire come, adesso che la società
è tornata alla carica, l'assessore Fabio Scoccimarro intenda
perseguire gli sbandierati obiettivi di raggiungere un'economia
con emissioni zero di gas a effetto serra entro il 2050, se -
continua il consigliere - dovessimo autorizzare impianti come
questo nel prossimo futuro. Inoltre, nella zona industriale Ponte
Rosso, dove è previsto l'ampliamento, è stata progettata la prima
Area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea), che dovrebbe
rispettare determinati criteri ecologici stabiliti dalla Regione
stessa, ma su questo l'Esecutivo Fedriga non si è proprio
espresso, nonostante ci sia uno stanziamento di 200mila euro per
il progetto Apea".
"Destava preoccupazione già nel 2016, quando l'ex consigliera
pentastellata Eleonora Frattolin presentò un'interrogazione
all'allora assessore Vito sulla richiesta di emungere 144mila
metri cubi da pozzi artesiani; desta preoccupazione anche adesso
- sottolinea il portavoce del M5S -, che si richiede un prelievo
di 127mila metri cubi (pari a 5 litri al secondo) di acqua di
falda per scopo industriale. All'epoca, l'assessore rese noto che
l'Autorità di Bacino aveva richiesto integrazioni alla ditta e
che la stessa non fornì alcuna documentazione, ma inoltrò una
seconda richiesta di prelevare 2.500 mc l'anno. L'Autorità di
Bacino si dichiarò si favorevole ad aumentare l'allora portata
autorizzata pari a 300 mc, ma solo sino a 1.150 mc l'anno e non
ai 2.500 richiesti".
"Oggi l'assessore Scoccimarro ci informa che la richiesta
avanzata dalla ditta austriaca di attivare due nuovi pozzi
artesiani è stata valutata in coerenza con le disposizioni del
Piano tutela acque - conclude Sergo - ed è stata completata la
fase di pubblicità. Tutto già deciso, insomma".
ACON/COM/rcm