Covid: Zanin, paura e confusione alimentate da cattiva informazione
(ACON) Trieste, 18 mar - La pandemia da Covid-19 è certamente
l'argomento di cui oggi più si parla, ma non è l'unico su cui si
focalizzano le attenzioni del mondo sanitario. Uno di questi è
l'aderenza terapeutica, ovvero il grado in cui il paziente segue
le raccomandazioni del medico riguardanti dosi, tempi e frequenza
dell'assunzione di una terapia per la sua intera durata. Il
problema dell'aderenza terapeutica riguarda, oltre i farmaci,
ogni atto assistenziale volto a modificare le abitudini e la
routine terapeutica dei pazienti.
Queste le premesse dell'evento "Il valore dell'aderenza per i
sistemi sanitari regionali. Dal bisogno all'azione", organizzato
da Motore Sanità e a cui ha partecipato in modalità telematica il
presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia,
Piero Mauro Zanin.
"Anche il Cr Fvg è impegnato nella lotta a questa pandemia che
non pare lasciarci respiro e, dopo un anno, ci vede nelle stesse
condizioni di quando è partita - ha avuto modo di dire Zanin - e
ciò suggerisce un primo interrogativo, ovvero come abbiamo
reagito verso qualcosa che allora era sconosciuto ma oggi,
passati 12 mesi, ritrovarsi allo stesso punto diventa quasi
incomprensibile. Penso alla mia regione, dove la situazione è
addirittura peggiorata, sia dal punto di vista del contagio sia
della saturazione delle terapie intensive e dei letti
ospedalieri".
"Questo credo faccia il paio con uno dei grossi problemi che la
Covid-19 ci ha evidenziato: la credibilità, cioè la capacità di
dare risposte più credibili possibili - ha rimarcato Zanin - a
chi subisce un attacco alla propria salute da un nemico ancora
troppo sconosciuto che provoca ansia, preoccupazione e calo della
speranza. Si è maldestramente creata una ordalia informativa sui
siti web che quasi sempre possedeva scarsa rilevanza di carattere
scientifico, dove anche i cosiddetti esperti, che dovrebbero
essere quelli preposti a indicare la strada a chi deve
confrontarsi con il nemico, davano indicazioni contraddittorie e
polemiche".
"Lo si è visto di recente sui vaccini - ha rimarcato il
presidente - che da luce in fondo al tunnel, dopo la diffusione
di notizie affrettate e non accertate su Astrazeneca, sono
diventati un'altra fonte di preoccupazione e stress tra i
cittadini, causando una reazione di paura e confusione. Io
stesso, che recentemente sono risultato positivo al Coronavirus,
ho ricevuto dai medici risposte diverse e contraddittorie sulla
terapia da seguire. Ritengo che, a tanta confusione diffusa tra
la popolazione, i professionisti e gli scienziati del settore
dovrebbero rispondere con dei protocolli definiti e chiari".
La similitudine con l'aderenza, per Zanin, è lampante in quanto
"anch'essa si basa proprio sulla fiducia che si trasmette al
malato attraverso la credibilità delle indicazioni terapeutiche
che gli vengono prescritte dalla catena sanitaria, un'azione
indispensabile anche per non avere malati che si riversano negli
ospedali invece che fidarsi del proprio medico e della sanità
territoriale".
ACON/RCM-fc