Fibromialgia: webinar Crpo, come combattere la malattia invisibile
(ACON) Trieste, 18 mar - L'hanno definita la malattia
invisibile, perché è difficile da individuare e ancora si sta
cercando di comprenderne le cause. Ma chi soffre di fibromialgia
- circa due milioni di persone in Italia, nei tre quarti dei casi
donne - sa bene quanto questi dolori cronici a livello muscolare
e scheletrico condizionino in modo pesante la vita quotidiana.
Con l'aggravante di non essere così evidenti e percepibili dagli
altri, tanto che si corre il rischio di essere etichettati come
depressi, ansiosi o lamentosi.
A questa sindrome, per troppo tempo sottovalutata, la Commissione
regionale per le pari opportunità (Crpo), su iniziativa della sua
presidente Dusy Marcolin, ha dedicato oggi un interessante
webinar, seguito in modalità telematica da circa 150 persone.
L'incontro è stato impreziosito dall'intervento di quattro
esperti che hanno fatto il punto sulle terapie, anche
psicologiche, per venire incontro a pazienti spesso incompresi
dai loro stessi amici e familiari.
"Con queste iniziative il Consiglio regionale del Fvg si avvicina
ai cittadini attraverso le attività dei suoi organi di garanzia",
ha sottolineato il presidente Piero Mauro Zanin nel suo saluto
introduttivo. "La Regione - ha assicurato il presidente - è
vicina alle associazioni che si occupano di questa malattia, così
invalidante e diffusa, ed è pronta a fornire ogni sostegno
possibile".
"Spesso i sintomi della fibromialgia - ha spiegato Renata Della
Ricca, coordinatrice del gruppo Salute e politiche sociali della
Crpo - vengono scambiati per depressione, e le persone che ne
soffrono non vengono credute. Nel 2017 la Regione ha emanato una
legge importante, che stabilisce percorsi formativi per i medici
sulla diagnosi della patologia e istituisce un registro regionale
per i pazienti. Ora la richiesta - ha continuato Della Ricca - è
di riconoscere i livelli elementari di assistenza (Lea) a livello
nazionale e regionale".
È toccato poi al professor Fabio Fischetti, dirigente dell'Asugi
di Trieste, fare il punto sugli studi in corso, ricordando che
quasi sempre gli esami del sangue e radiologici dei pazienti non
fanno emergere nulla di anomalo. La collega dell'Asugi Rossana
Dezzoni è invece entrata nel merito delle terapie, anche non
convenzionali e complementari, soffermandosi in modo particolare
sull'agopuntura, che viene praticata con successo per ridurre il
dolore di una malattia che purtroppo non si cura, ma si può
soltanto contenere.
Emma Di Poi, medico reumatologo dell'Asufc di Udine, ha fornito i
dati nazionali sulla frequenza della malattia e ribadito quanto
sia difficile individuare in modo tempestivo la fibromialgia,
visto che il tempo medio per la diagnosi è di circa due anni. Gli
aspetti psicologici e relazionali sono stati affrontati dalla
psicoterapeuta Valeria Temporin: "Non è una colpa se si funziona
così, non dipende da una fragilità: la fibromialgia non è un male
dell'anima". Temporin ha spiegato che il primo passo per lei è
aiutare i pazienti - spesso persone dalla sensibilità molto
marcata - a riconoscere che il loro dolore è vero.
ACON/FA-fc
Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio Regionale
La presidente della Crpo, Dusy Marcolin