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Covid: Piccin (FI), mozione per sollecito protocolli cure domiciliari

19.03.2021
14:22
(ACON) Trieste, 19 mar - "È corretto indicare come priorità nazionale l'accelerazione della campagna vaccinale, ma per uscire dall'incubo Coronavirus pari attenzione deve permanere anche sul fronte della cura, in particolare domiciliare".

Lo afferma la consigliera regionale Mara Piccin (FI), annunciando il deposito di una mozione, sottoscritta dall'intero Gruppo di Forza Italia.

"La Giunta regionale, con il vicepresidente Riccardo Riccardi, si è dimostrata attenta al tema dell'assistenza domiciliare, istituendo un sistema di telemedicina al quale - osserva la Piccin - è ora auspicabile abbinare la definizione puntuale e chiara, a livello nazionale, di indicazioni per formulare un preciso protocollo di gestione domiciliare dei pazienti con Coronavirus. Su questo aspetto, il Governo e l'Istituto superiore della sanità devono definire chiari e precisi protocolli per la gestione domiciliare di pazienti con infezione da Sars-Cov-2, in modo che tutte le Regioni, compresa la nostra, possano di conseguenza adeguarvisi. La mozione ha l'obiettivo di far sì che la giunta solleciti Stato e Iss in tal senso".

La forzista fa riferimento anche al fatto che "paracetamolo e vigile attesa, sulla scorta dell'ordinanza del Tar del Lazio dei giorni scorsi, potrebbero essere integrati con altri farmaci e con il monitoraggio diretto. Inoltre va tenuto conto che la Regione Piemonte, nei giorni scorsi, ha aggiornato il protocollo per le cure domiciliari prevedendo altri farmaci".

"La nuova ondata di contagi e il peggioramento degli indici che hanno riportato anche il Friuli Venezia Giulia in zona rossa - continua la Piccin - comportano la necessità di un rafforzamento anche della gestione domiciliare dei pazienti in chiave anti-Covid, che potrebbe incidere positivamente sugli indici relativi ai tassi di occupazione dei posti letto delle aree di terapia intensiva e medica dedicate. Da un lato, garantirebbe una gestione efficace ed efficiente dei pazienti con malattia lieve e, dall'altro, ridurrebbe il rischio di aggravamento delle condizioni dei pazienti, evitando il conseguente ricovero in area medica o in terapia intensiva. iversi professionisti sostengono l'efficacia di una gestione domiciliare dei pazienti e, al contempo, denunciano la mancanza di precise indicazioni ufficiali in tal senso"

"postare la cura, laddove possibile, fuori dall'ospedale - prosegue la nota della consigliera - va anche nella direzione della riforma sanitaria voluta dal Centrodestra regionale. Ciò potrebbe incidere positivamente sulla situazione di terapie intensive e reparti Covid degli ospedali, abbassando il livello di rischio del Fvg, con evidenti riflessi positivi anche sugli altri settori. Le indicazioni statali però ancora mancano, nonostante le circolari ministeriali indichino la valenza delle cure domiciliari ma accennano soltanto genericamente a terapie per i casi sintomatici". ACON/COM/rcm



Mara Piccin (FI)