Ambiente: Moretuzzo (Patto), gestione risorsa idrica sia eco e pubblica
(ACON) Trieste, 22 mar - "Il valore dell'acqua non è il suo
prezzo. L'acqua, bene comune universale, ha un valore
multidimensionale ed enorme per gli esseri viventi, il cibo, la
cultura, la salute, l'istruzione, l'economia e l'integrità del
nostro ambiente naturale. Manteniamo perciò alta l'attenzione
sulla tutela dei corsi d'acqua naturali della regione, già
impoveriti dagli effetti di una pessima gestione del settore
idroelettrico, a favore di aziende private e a discapito delle
comunità locali".
Lo evidenzia il capogruppo del Patto per l'Autonomia nel
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo Moretuzzo,
attraverso una nota diramata in occasione della Giornata mondiale
dell'acqua e aggiungendo la volontà di "sostenere la necessità di
una gestione pubblica ed ecosostenibile della risorsa idrica, a
garanzia del diritto universale all'acqua".
"Una persona su tre, secondo i dati dell'Onu, non ha accesso
all'acqua pulita e, senza interventi efficaci, la situazione
peggiorerà. Numeri e previsioni - aggiunge Moretuzzo - inducono a
riflettere sull'urgenza di una riconversione radicale in senso
sostenibile dei modelli di sviluppo che, nei nostri territori, si
traduce anche nella necessità di mettere in sicurezza
l'infrastruttura, i bacini idrici e gli alvei naturali".
"Sono trascorsi ormai 10 anni dal referendum popolare sull'acqua
pubblica del 2011 - dettaglia ancora l'esponente del Patto - con
cui il 57% dei cittadini italiani che si recarono alle urne
decretò, con oltre il 95% dei sì, la vittoria dell'acqua bene
comune, nonché lo stop alla mercificazione e alla gestione da
parte dei privati di questa risorsa vitale per persone ed
ecosistemi. A oggi, però, tale volontà popolare rimane
inapplicata e si profilano, a livello internazionale, prospettive
preoccupanti con l'acqua preda di speculazioni finanziarie".
"A infrangere uno degli ultimi tabù - conclude la nota - è stato
il colosso statunitense Cme che, in collaborazione con Nasdaq, ha
lanciato il primo future al mondo sull'acqua. Così, invece di
essere tutelata, questa risorsa essenziale è addirittura entrata
sui mercati finanziari. In Europa, intanto, si intravvedono le
stesse logiche perverse della finanziarizzazione e lo stesso
indebolimento del controllo democratico, della trasparenza e
della partecipazione dei cittadini. Serve un drastico cambio di
rotta".
ACON/COM/db