Sicurezza: ddl 125, ok Aula a norme gestione associata funzioni Pl
(ACON) Trieste, 23 mar - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, riunito in presenza a Trieste e presieduto da
Piero Mauro Zanin, ha approvato a maggioranza anche gli articoli
dal 18 al 25 del disegno di legge 125 sul tema delle politiche
integrate di sicurezza e, nello specifico, dell'ordinamento della
Polizia locale.
Il prosieguo dell'espressione consiliare ha fatto seguito alle
comunicazioni del governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, e
del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
sull'emergenza da Covid-19.
Un passaggio che ha anticipato anche la valutazione di una
richiesta, inoltrata dal consigliere Franco Iacop (Pd), di
interrompere nuovamente i lavori sull'articolato (già fermati nel
tardo pomeriggio di giovedì 11 marzo, quando l'esame aveva
coperto la prima metà del Titolo III) per riportare il
provvedimento in sede di Commissione e dare vita a ulteriori
approfondimenti. A tale proposito, dopo un'intenzione preliminare
espressa verbalmente dal leghista Antonio Calligaris (contrario)
e dal pentastellato Cristian Sergo (favorevole), la votazione
dell'Aula ha comunque espresso parere negativo al rinvio del
documento con 24 no, 19 sì e una sola astensione (Zalukar del
Misto).
Le attività dell'Assemblea legislativa Fvg sono quindi proseguite
con l'approvazione dell'articolo 18 che ha subito trovato
l'accoglimento all'unanimità di un emendamento modificativo,
proposto da Giampaolo Bidoli e Massimo Moretuzzo (Patto per
l'Autonomia). Nel corso della discussione, anche l'assessore
regionale Fvg alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha pienamente
avallato il tema specifico legato alla gestione associata delle
funzioni di Polizia locale che, mediante convenzione, viene ora
consentita esclusivamente tra Comuni contermini
Sono stati invece bocciati gli altri cinque emendamenti
presentati. Uno, modificativo, da parte di Sergo (con le sigle
degli altri colleghi del M5S) sulla materia dell'accesso ai
ruoli. I rimanenti quattro, tutti a firma del dem Iacop
(affiancato dagli altri componenti del Gruppo del Partito
democratico), proponevano anche di valutare le opinioni del
Consiglio delle Autonomie locali e della Commissione consiliare
competente, prima di definire i regolamenti regionali sia in tema
di armamento e strumenti di autotutela, sia di accesso ai ruoli
(dove il consigliere auspicava anche che i concorsi pubblici
potessero essere banditi dai Comuni e dalle loro forme
associative).
Disco rosso, infine, anche per le richieste di Iacop di
predisporre "appositi accordi tra le Amministrazioni interessate"
e di inviare "comunicazioni al prefetto" relative alla
collocazione "di comandi e distacchi presso le strutture di
Polizia locale in caso di calamità o per rafforzare altri corpi
in situazioni eccezionali o stagionali".
L'esame degli ultimi 10 articoli del ddl 125 proseguirà con la
ripresa dei lavori pomeridiani, a partire dal 26 in tema di
scuola per la Polizia locale del Friuli Venezia Giulia.
ACON/DB-fc