Sicurezza: ok Aula a ddl 125, è record con 200 interventi in 20 ore
Emendamento introduce Fondo per oneri difesa penale
(ACON) Trieste, 23 mar - Con l'approvazione degli ultimi dieci
articoli, il Consiglio regionale, presieduto da Piero Mauro
Zanin, ha dato il via libera al disegno di legge su Sicurezza e
Polizia locale portato in Aula dall'assessore Pierpaolo Roberti.
La Maggioranza ha votato in modo compatto a favore della norma
che prevede nuovi istituti come l'Osservatorio regionale sulla
sicurezza urbana e introduce il concetto di sicurezza partecipata
con un riconoscimento esplicito delle associazioni di volontari,
del controllo di vicinato e di varie forme di cittadinanza attiva.
Tutte novità contestate dalle forze di Opposizione, che temono si
vada in questo modo verso l'istituzionalizzazione delle ronde con
la trasformazione dei "vecchi" vigili urbani in agenti di
pubblica sicurezza, e hanno espresso alla fine un voto contrario
al ddl, parlando nelle repliche finali di "grilletti facili"
(Tiziano Centis dei Cittadini) e di "controllo della sicurezza
affidato ai cittadini volontari" (Mauro Capozzella, relatore di
minoranza per il M5S).
Nel muro contro muro che ha caratterizzato l'intera discussione,
oggi è emersa anche una controversia sul coinvolgimento degli
organismi consiliari. Secondo il Pd, che ha presentato
emendamenti sistematici su questo argomento, la Giunta ha
"svuotato il Consiglio delle sue prerogative, cancellando la
previsione dei pareri delle Commissioni su ogni regolamento",
come hanno argomentato i consiglieri Franco Iacop - che era anche
relatore di minoranza del provvedimento - , Roberto Cosolini e
Sergio Bolzonello. L'assessore Roberti è convinto invece che
"questioni tecniche come il modello dei manganelli o delle altre
dotazioni sarebbe bene lasciarle ai tecnici, non vedo perché la
politica dovrebbe occuparsene".
Quanto al coinvolgimento del Consiglio, prima di procedere al
voto finale sul ddl il presidente dell'Aula, Zanin, ha voluto
precisare che "la discussione è stata ampia e partecipata come
non mai: ne sono testimonianza le 20 ore abbondanti di dibattito
in Consiglio e gli oltre duecento interventi, numeri da record.
Non si può dire - ne ha concluso Zanin - che su questa legge non
ci sia stato modo di esprimere tutte le posizioni che voi
consiglieri legittimamente rappresentate".
La discussione del pomeriggio ha apportato alcuni ritocchi al
ddl: con l'articolo 32 bis è stato introdotto un Fondo per gli
oneri di difesa nei procedimenti penali a carico degli operatori
di polizia locale, dotato di una copertura iniziale di 50mila
euro. La novità ha suscitato dubbi di legittimità da parte del Pd
- che ha scelto di non partecipare al voto - e critiche dalle
altre Opposizioni. Antonio Calligaris, relatore di maggioranza
per la Lega, ha invece sottolineato "i pericoli che corrono i
poliziotti locali, che rischiano di essere picchiati e feriti nel
corso del loro servizio e rischiano pure che qualcuno faccia loro
causa, magari supportato da quelle associazioni che contestano
questa legge".
Claudio Giacomelli, capogruppo di Fratelli d'Italia, ha
ricordato che "una norma identica esiste da 17 anni in Emilia
Romagna", sottolineando poi nel suo intervento finale come il
tema della sicurezza sia spesso "letto" con gli occhiali
dell'ideologia e con valutazioni diverse a seconda del colore
politico di chi propone gli interventi. Concetto condiviso dal
leghista Lorenzo Tosolini e dal capogruppo di Progetto Fvg/Ar,
Mauro Di Bert, quest'ultimo relatore di maggioranza.
È stato approvato anche un emendamento del relatore di minoranza
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che introduce la collaborazione
con le Università nell'ambito dei compiti della Scuola per la
polizia locale, e un emendamento di Iacop che prevede la
collaborazione tra il Comitato tecnico regionale per la polizia
locale e la struttura regionale competente. Ok dell'Aula anche a
due emendamenti del Patto per l'Autonomia, sempre relativi
all'allargamento delle funzioni del Comitato tecnico.
Via libera infine, con il benestare della Giunta, a 5 ordini del
giorno collegati al ddl, concernenti corsi di legittima difesa
nelle scuole (tema proposto da Emanuele Zanon di Regione Futura),
l'estensione dell'esenzione del ticket in relazione agli
infortuni sul lavoro per tutte le forze dell'ordine (M5S),
l'attenzione ai fenomeni legati a violenza domestica e di genere
(Patto Autonomia), la collaborazione con le forze di polizia
d'oltreconfine (Patto) e la promozione di corsi di primo soccorso
per i volontari della sicurezza (Zanon).
ACON/FA-fc