Terza Ripartenza: Zanin in Bicamerale, tavolo per Fvg del futuro
(ACON) Trieste, 23 mar - "Riattivazione dell'ascensore sociale,
rilancio della manifattura locale e un nuovo modello insediativo
territoriale: sono questi gli assi portanti già individuati nel
Friuli Venezia Giulia e pronti per diventare operativi grazie
all'istituzione del Tavolo per la terza ripartenza".
Lo ha anticipato oggi a livello nazionale il presidente del
Consiglio regionale Fvg, Piero Mauro Zanin, in collegamento
telematico con la Commissione parlamentare bicamerale per le
Questioni regionali che, all'ordine del giorno, prevedeva
l'audizione del board della Conferenza dei presidenti delle
Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, in
questo caso incentrata sul tema dei rapporti tra lo Stato e le
Autonomie territoriali nell'ambito dell'emergenza sanitaria e
dell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
"Nei mesi scorsi - ha ricordato Zanin, vicepresidente della
Conferenza guidata dal presidente del Cr Veneto, Roberto
Ciambetti - abbiamo approvato all'unanimità un documento che
istituisce il Tavolo per una ripartenza che, a sua volta, segue
quelle del secondo dopoguerra e del 1976, quando il Fvg era stato
colpito dalla distruzione sismica. Oggi, a seguito della
pandemia, ci ritroviamo nuovamente a dover gestire una situazione
simile".
"Il Tavolo lavorerà partendo da un documento iniziale - ha
rivelato - che prende slancio dalle proposte del Governo e
dell'Unione europea per definire l'ascolto delle istanze
territoriali, attraverso un processo dal basso verso l'alto, al
fine di trovare le migliori proposte e strategie per ripartire,
creando le condizioni affinché dopo la crisi sanitaria si possa
risolvere anche quella economico-sociale che dovremo affrontare".
"I lavori si sostanzieranno in una serie di audizioni con i
portatori di interesse e alla fine, insieme alle scelte che la
Giunta regionale Fvg ha già preso e ha già iniziato ad applicare
sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), troveranno un
comune denominatore per definire le priorità, lasciando agli
organi esecutivi la loro trasformazione in progetti concreti.
Sarà inoltre necessario - ha proseguito Zanin - intercettare
anche le risorse relative alla programmazione europea 2021-27, ai
fondi statali per la coesione e anche agli stessi fondi
regionali".
"L'obiettivo è quello di creare una visione del Fvg da qui al
2030-40, attraverso una regia effettuata dall'Assemblea
legislativa all'unanimità, per individuare un percorso di
progetti, programmi e idee. In senso più generale, un ruolo
importante - ha aggiunto ancora - può essere svolto dai
presidenti di Regione e, in particolar modo, da quelli che sono
coinvolti anche nelle Istituzioni europee (come il Comitato
europeo delle Regioni e la Conferenza delle Assemblee legislative
europee). La ripartenza avrà bisogno di tempi lunghi ed è
importante che il nuovo modello di Europa sia coerente rispetto
le visioni e le priorità che le singole Autonomie regionali, non
solo d'Italia ma di tutta Europa, si possano in qualche modo
dare".
"Possiamo perciò consentire, partendo proprio dal Fvg, un modello
come quello della ricostruzione post terremoto, per fornire - ha
concluso il presidente del Cr Fvg - non solo risposte immediate,
ma anche modelli e assi per utilizzare a meglio le risorse post
pandemia, disegnando il Friuli e tutta l'Italia dei prossimi
20-30 anni".
ACON/DB-fc