Sicurezza: Moretuzzo (Patto), da ddl 125 risposte inadeguate
(ACON) Trieste, 23 mar - "Bene ha fatto la Giunta regionale ad
affrontare un tema, quello della gestione della polizia locale,
che ha riflessi importanti sulla vita e sulla percezione della
sicurezza da parte dei cittadini, ma le risposte date con il
disegno di legge 125 sono assolutamente inadeguate e rischiano di
alimentare l'insicurezza anziché placarla".
Lo afferma il capogruppo del Patto per l'Autonomia in Consiglio
regionale, Massimo Moretuzzo, al termine della seduta d'Aula che
ha visto l'approvazione del provvedimento.
Troppe le criticità, per la forza autonomista, "dall'introduzione
della sicurezza partecipata, che affida l'attività di prevenzione
e controllo del territorio anche alla collaborazione dei
cittadini, spalancando le porte alle ronde post padane, alla
centralizzazione di molte competenze a livello regionale a
scapito del servizio già messo a dura prova dall'ormai cronica
carenza di personale e dalla mancanza di professionalità
specifiche che rendono estremamente difficoltoso il presidio del
territorio".
"Per tali ragioni, il Patto per l'Autonomia ha espresso la
propria contrarietà alla norma, nata senza il contributo dei
tanti soggetti interessati perchè la Giunta non ha ritenuto
importante ascoltarne il punto di vista", spiega, critico,
Moretuzzo, contestando il metodo adottato nella definizione del
provvedimento, "inevitabilmente lacunoso su diversi fronti.
Sarebbe stato necessario fornire i Comuni degli strumenti
necessari per coordinarsi e gestire la funzione della polizia
locale. Il tema è strettamente intrecciato a quello della
fallimentare riforma degli enti locali".
Due gli ordini del giorno del Patto per l'Autonomia collegati al
ddl e approvati, fa sapere ancora il consigliere: "Il primo
impegna la Giunta a sostenere gli enti locali delle fasce
confinarie della regione affinché attivino forme integrate di
collaborazione con forze di polizia locale degli Stati
confinanti, provvedendo a far condividere reciprocamente le buone
pratiche e avviando corsi specifici di formazione linguistica per
i corpi di polizia locale del Friuli Venezia Giulia".
"Il secondo ordine del giorno - spoiega infine Moretuzzo -
sollecita a porre attenzione, anche attraverso l'azione
dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza urbana e
sull'attuazione delle politiche integrate di sicurezza, ai
fenomeni legati alla violenza domestica e di genere, nonché al
problema della xenofobia, intolleranza e discriminazione verso le
diversità".
ACON/COM/rcm