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Crescita: Cosolini (Pd), su ddl 120 auspichiamo pieno coinvolgimento

24.03.2021
11:33
(ACON) Trieste, 24 mar - Un'espressione preventiva di astensione che, tuttavia, potrebbe anche trasformarsi in voto positivo. Solo ed esclusivamente, però, qualora i lavori dell'Aula consentano di dare vita a "un percorso di coinvolgimento e partecipazione attiva" sul tema dei fondi europei e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Questo è quanto emerso dalla relazione di minoranza dell'esponente dem Roberto Cosolini in merito al ddl 120, provvedimento che va a modificare la Lr 14/2015 contenente disposizioni di attuazione del Programma operativo regionale relativo agli investimenti a favore della crescita e dell'occupazione (Por Fesr) 2014-20.

"Ci aspettano mesi nei quali la politica, a tutti i livelli, sarà chiamata a una grande assunzione di responsabilità. La norma - ha evidenziato il consigliere del Partito democratico - ripropone una modalità utile a garantire la transizione dal precedente al nuovo Por, garantendo la continuità e tenendo conto anche del ritardo di approvazione, causa Covid-19, del Regolamento europeo per la nuova programmazione che determinerà lo slittamento dell'accordo di partenariato Eu-Stato-Regione e la messa a punto del nuovo Por 2021-27".

"Tale continuità - ha aggiunto Cosolini - evidenzia la positività dell'impostazione programmatica della precedente Amministrazione regionale, che determinò il percorso della programmazione 2014-20, consentendo una performance complessivamente più che buona quanto ad attivazione e impegni delle risorse messe a disposizione".

In particolare, secondo il rappresentante del Pd, è negli Assi 3 e 4 "che si verificano le maggiori difficoltà temporali nell'impegno definitivo delle risorse stanziate e concesse. Ciò richiede che l'effettiva cantierabilità nei tempi necessari costituisca requisito importante nella valutazione, senza flessibilità o proroghe".

Cosolini anche ha evidenziato l'importanza di "risolvere la regolamentazione delle condizioni necessarie per richiedere la concessione di contributi, ma anche di avviare un concreto processo di riflessione su risorse professionali e modalità operative da mettere a supporto degli Enti locali per garantire un'equa distribuzione delle risorse comunitarie".

"Dai dati portati all'attenzione della I Commissione, il taglio medio degli interventi - ha dettagliato ancora - si attesta attorno ai 100mila euro: vi è dunque l'esigenza di una maggiore razionalizzazione per evitare dispersioni eccessivamente a pioggia, considerando anche la complessità dell'iter progettuale e il costo delle istruttorie e dell'attività di monitoraggio e controllo su ogni singolo intervento".

"Relativamente alla nuova programmazione del prossimo settennato - ha concluso il relatore dem - appare necessario un salto di qualità nella strategia e nell'elaborazione di una visione politica complessiva per definire le priorità. Il vero tema è avere una visione organica che sappia integrare Por-Fesr con fondi regionali, Psr, React Eu, Cte, Fse e Pnrr. Non è il momento perciò delle facili liste della spesa che accontentano tutti, ma di uno o due progetti strategici, chiaramente sostenibili". ACON/DB-fc



Roberto Cosolini (Pd)