Voto: M5S, il no a doppia preferenza genere è un'occasione persa
(ACON) Trieste, 24 mar - "Avremmo votato l'introduzione della
doppia preferenza di genere nel sistema elettorale regionale". Lo
rimarcano, in una nota, i consiglieri del Movimento 5 Stelle, che
hanno espresso questa posizione durante il dibattito sulla
proposta di legge, bocciata dall'aula di piazza Oberdan, per
consentire di poter votare due candidati, purché di genere
diverso. "È una possibilità che esiste già nei Comuni, in quasi
tutte le regioni italiane, nel Parlamento Europeo, non capiamo
perché non dovrebbe esserci anche nella nostra Regione".
"Il dibattito non ha chiarito se la bocciatura è stata dettata
dalla contrarierà politica della maggioranza, dalla tempistica o
dal fatto che la proposta sia arrivata dall'opposizione -
aggiungono gli esponenti M5S -. Eppure recentemente il presidente
del Consiglio regionale, in occasione della Festa della donna,
aveva dichiarato che "anche il Friuli Venezia Giulia adotterà la
doppia preferenza di genere nell'elezione del Consiglio
regionale". Un cortocircuito nel centrodestra: non è il primo e
non sarà l'ultimo da qui al 2023".
"Nel 2017 abbiamo già discusso di questo tema, e l'allora
consigliera Barbara Zilli aveva affermato che esisteva un accordo
trasversale, che poi non si concretizzò perché in quella proposta
di legge c'erano altri elementi divisivi in materia elettorale.
Oggi questo alibi non c'era - concludono i portavoce del
Movimento -. Si tratta di uno strumento che può aiutare, come
dimostrano il 40% di donne elette al Parlamento europeo nelle
liste italiane. Dalla discussione l'unica cosa che si è compresa
è che la maggioranza ha già in mente quale sia la legge
elettorale con cui si rinnoverà il consiglio e questa non solo
non avrà la doppia preferenza, ma nemmeno la singola. I listini
bloccati sono la risposta del centrodestra e allora anche oggi
abbiamo perso tre ore di tempo".
ACON/COM/fa