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Voto: Spagnolo (Lega), non si strumentalizzi preferenza di genere

24.03.2021
19:49
(ACON) Trieste, 24 mar - "A titolo personale, sono favorevole alla proposta della doppia preferenza di genere che lascia la libertà di scelta di votare un uomo o una donna o entrambi, ma non posso accettare la strumentalizzazione di un argomento così delicato".

Lo ha affermato in Aula il consigliere della Lega, Maddalena Spagnolo, sottolineando - in una nota - come "si possa considerare un'esplicazione dell'articolo 3 della Costituzione e soprattutto della specificazione di cui all'art. 51, che stabilisce che tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini".

Spagnolo rileva che la necessità di stimolare la partecipazione concreta ed effettiva delle donne alla vita politica "deriva dalla nostra storia. Recentemente Mattarella ha designato Rosa Oliva, prima "prefetta" italiana, che lo è divenuta solamente impugnando una norma che negava alle donne l'accesso a determinati incarichi pubblici. Erano gli anni Sessanta. Le donne possono votare dal 1945 ed essere elette dal 1946; sono seguiti una serie di provvedimenti che solo negli anni recenti hanno cercato di emancipare la condizione femminile quali, ad esempio, quello del 1963, quando venne vietato li licenziamento delle donne per matrimonio e consentito l'accesso alla magistratura, nel 1981 l'accesso al corpo di Polizia, nel 1999 l'accesso nelle Forze armate, nel 1971 la tutela delle lavoratrici madri, nel 1977 viene enucleata la parità di trattamento tra uomini e donne sul lavoro, nel 1980 viene stabilita l'illegalità del delitto d'onore e del matrimonio riparatore, nel 1981 si abrogano le attenuanti del delitto d'onore". "Alla luce della nostra storia - spiega l'esponente della Lega - ci troviamo ad affrontare un gap enorme perché solo oggi abbiamo una certa coscienza e consapevolezza della questione, ma rimane una grande difficoltà delle donne ad ottenere un'effettiva parità. L'obiettivo della parità non è una questione delle donne, è l'interesse di tutti, imprescindibile presupposto della democrazia".

"Purtroppo sono costretta a sottolineare che un argomento tanto importante e decisivo è soggetto a continue strumentalizzazioni che non rendono onore né all'argomento stesso, né alla nostra comunità. Il Partito democratico - ricorda Spagnolo - aveva l'occasione per approvare la scorsa legislatura la doppia preferenza di genere anche per la Regione e si sottrae alla discussione di una complessiva legge elettorale, quindi non mi sembra accettabile sentire oggi insegnamenti da chi non ha voluto approvarla e consentire un passo in avanti per un'equa rappresentanza di genere". ACON/COM/fa



Maddalena Spagnolo (Lega)