Voto: Spagnolo (Lega), non si strumentalizzi preferenza di genere
(ACON) Trieste, 24 mar - "A titolo personale, sono favorevole
alla proposta della doppia preferenza di genere che lascia la
libertà di scelta di votare un uomo o una donna o entrambi, ma
non posso accettare la strumentalizzazione di un argomento così
delicato".
Lo ha affermato in Aula il consigliere della Lega, Maddalena
Spagnolo, sottolineando - in una nota - come "si possa
considerare un'esplicazione dell'articolo 3 della Costituzione e
soprattutto della specificazione di cui all'art. 51, che
stabilisce che tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso
possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in
condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla
legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi
provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini".
Spagnolo rileva che la necessità di stimolare la partecipazione
concreta ed effettiva delle donne alla vita politica "deriva
dalla nostra storia. Recentemente Mattarella ha designato Rosa
Oliva, prima "prefetta" italiana, che lo è divenuta solamente
impugnando una norma che negava alle donne l'accesso a
determinati incarichi pubblici. Erano gli anni Sessanta. Le donne
possono votare dal 1945 ed essere elette dal 1946; sono seguiti
una serie di provvedimenti che solo negli anni recenti hanno
cercato di emancipare la condizione femminile quali, ad esempio,
quello del 1963, quando venne vietato li licenziamento delle
donne per matrimonio e consentito l'accesso alla magistratura,
nel 1981 l'accesso al corpo di Polizia, nel 1999 l'accesso nelle
Forze armate, nel 1971 la tutela delle lavoratrici madri, nel
1977 viene enucleata la parità di trattamento tra uomini e donne
sul lavoro, nel 1980 viene stabilita l'illegalità del delitto
d'onore e del matrimonio riparatore, nel 1981 si abrogano le
attenuanti del delitto d'onore".
"Alla luce della nostra storia - spiega l'esponente della Lega -
ci troviamo ad affrontare un gap enorme perché solo oggi abbiamo
una certa coscienza e consapevolezza della questione, ma rimane
una grande difficoltà delle donne ad ottenere un'effettiva
parità. L'obiettivo della parità non è una questione delle donne,
è l'interesse di tutti, imprescindibile presupposto della
democrazia".
"Purtroppo sono costretta a sottolineare che un argomento tanto
importante e decisivo è soggetto a continue strumentalizzazioni
che non rendono onore né all'argomento stesso, né alla nostra
comunità. Il Partito democratico - ricorda Spagnolo - aveva
l'occasione per approvare la scorsa legislatura la doppia
preferenza di genere anche per la Regione e si sottrae alla
discussione di una complessiva legge elettorale, quindi non mi
sembra accettabile sentire oggi insegnamenti da chi non ha voluto
approvarla e consentire un passo in avanti per un'equa
rappresentanza di genere".
ACON/COM/fa