Voto: Piccin (FI), doppia preferenza di genere danneggia le donne
(ACON) Trieste, 24 mar - "Per l'ennesima volta, ribadisco che
la doppia preferenza di genere in ambito elettivo danneggi le
donne".
Lo ha detto la consigliera regionale Mara Piccin (FI), esprimendo
contrarietà alla proposta di legge 103 sull'introduzione della
doppia preferenza di genere durante il suo esame in Aula.
"Un argomento già affrontato in questa e nelle passate
legislature - aggiunge la Piccin -, ma il risultato, ascoltato
con rispetto di tutte le parti il dibattito, non cambia. Si è
parlato giustamente delle disparità tra donna e uomo nel mondo
del lavoro e in altri ambiti, nei quali sì è corretto intervenire
per garantire le pari opportunità, ma sul ruolo elettivo della
presenza in Consiglio regionale non trovo motivazioni convincenti
a favore della proposta: non trovo disparità rispetto ai colleghi
uomini né in Aula né di fronte all'opportunità di conquistare la
fiducia dei cittadini. Invece, non esiste uno strumento, se non
la convinzione personale, che convinca qualcuno a mettersi in
gioco".
"Sono inoltre convinta - continua la consigliera - che le
distorsioni che esistono a livello comunale con la doppia
preferenza di genere, di cui sono testimone (sono capogruppo nel
Consiglio comunale di Pordenone), aumentano salendo di piano
istituzionale: spesso, infatti, una coalizione di donne non
esperte nella raccolta del consenso, coalizzate intorno a un
elemento maschile, possano portargli preferenze ma non essere
elette".
"Ancora una volta, sull'argomento ho sentito tanta demagogia e
speculazioni propagandistiche - conclude la Piccin -, nel
tentativo di ergersi a paladini di un diritto che è già garantito
alle donne alla pari degli uomini: per una maggior rappresentanza
delle donne in politica è fondamentale che i partiti valutino
sino in fondo le loro potenzialità, aiutini o scorciatoie non
rendono loro giustizia".
ACON/COM/rcm