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Voto: Piccin (FI), doppia preferenza di genere danneggia le donne

24.03.2021
19:50
(ACON) Trieste, 24 mar - "Per l'ennesima volta, ribadisco che la doppia preferenza di genere in ambito elettivo danneggi le donne".

Lo ha detto la consigliera regionale Mara Piccin (FI), esprimendo contrarietà alla proposta di legge 103 sull'introduzione della doppia preferenza di genere durante il suo esame in Aula.

"Un argomento già affrontato in questa e nelle passate legislature - aggiunge la Piccin -, ma il risultato, ascoltato con rispetto di tutte le parti il dibattito, non cambia. Si è parlato giustamente delle disparità tra donna e uomo nel mondo del lavoro e in altri ambiti, nei quali sì è corretto intervenire per garantire le pari opportunità, ma sul ruolo elettivo della presenza in Consiglio regionale non trovo motivazioni convincenti a favore della proposta: non trovo disparità rispetto ai colleghi uomini né in Aula né di fronte all'opportunità di conquistare la fiducia dei cittadini. Invece, non esiste uno strumento, se non la convinzione personale, che convinca qualcuno a mettersi in gioco".

"Sono inoltre convinta - continua la consigliera - che le distorsioni che esistono a livello comunale con la doppia preferenza di genere, di cui sono testimone (sono capogruppo nel Consiglio comunale di Pordenone), aumentano salendo di piano istituzionale: spesso, infatti, una coalizione di donne non esperte nella raccolta del consenso, coalizzate intorno a un elemento maschile, possano portargli preferenze ma non essere elette".

"Ancora una volta, sull'argomento ho sentito tanta demagogia e speculazioni propagandistiche - conclude la Piccin -, nel tentativo di ergersi a paladini di un diritto che è già garantito alle donne alla pari degli uomini: per una maggior rappresentanza delle donne in politica è fondamentale che i partiti valutino sino in fondo le loro potenzialità, aiutini o scorciatoie non rendono loro giustizia". ACON/COM/rcm



Mara Piccin (FI) e Stefano Turchet (Lega)