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Voto: Cittadini, brutta figura centrodx su preferenza di genere

24.03.2021
19:51
(ACON) Trieste, 24 mar - "Ennesima brutta figura del centrodestra che ancora una volta ha pensato bene di bocciare l'introduzione della doppia preferenza di genere nella scelta del prossimo Consiglio regionale". E' quanto si legge in una nota del gruppo dei Cittadini.

"Con i soli voti di una maggioranza sempre più miope e arrogante, sull'altare dell'opportunismo politico è stata sacrificata una proposta di buon senso - proseguono i consiglieri Tiziano Centis e Simona Liguori - che avrebbe consentito al Friuli Venezia Giulia di non rimanere una delle tre Regioni italiane, assieme a Valle d'Aosta e Piemonte, in cui la doppia preferenza di genere non è stata ancora prevista, nonostante le esplicite indicazioni del Governo nazionale dopo la legge 20/2016 sulle pari opportunità nell'accesso alle cariche elettive".

"Con questa proposta di legge - spiega la consigliera regionale Simona Liguori - saremmo andati nella direzione giusta, ovvero quella di permettere una più equa rappresentanza di genere nelle istituzioni regionali come già da anni avviene nei Comuni. Introducendo la doppia preferenza avremmo consentito all'elettore di scegliere con il proprio voto un rappresentante femminile e uno maschile, dando così un forte impulso alla partecipazione delle donne alla vita politica e amministrativa".

"Se le quote rosa hanno dimostrato una notevole efficacia per raggiungere l'obiettivo di incrementare la partecipazione delle donne alla politica, pur suscitando a volte un dibattito acceso anche tra le stesse donne - aggiunge il consigliere Tiziano Centis - l'introduzione della doppia preferenza di genere non avrebbe dovuto sollevare riserve, ma essere semplicemente considerata come un'opportunità in più offerta a tutti gli elettori".

"Eppure, nel corso del dibattito - continuano i due consiglieri - abbiamo ascoltato da parte del centrodestra una carrellata di scuse mal confezionate che vanno dalla richiesta di rivedere la legge elettorale nel suo complesso (sebbene quest'ultima abbia dimostrato di funzionare perfettamente, garantendo l'elezione diretta del Presidente, maggioranze chiare e alternanza di governo) fino alla discutibile teoria secondo la quale la doppia preferenza di genere arriverebbe perfino a danneggiare le donne. Il tutto - conclude la nota - condito da una retorica pesante e incomprensibile, spesa in difesa di un "elettore ideale" che qualcuno non ha perso la brutta abitudine di citare ad hoc per proprio tornaconto". ACON/COM/fa



Simona Liguori (Cittadini)