Voto: Cittadini, brutta figura centrodx su preferenza di genere
(ACON) Trieste, 24 mar - "Ennesima brutta figura del
centrodestra che ancora una volta ha pensato bene di bocciare
l'introduzione della doppia preferenza di genere nella scelta del
prossimo Consiglio regionale". E' quanto si legge in una nota del
gruppo dei Cittadini.
"Con i soli voti di una maggioranza sempre più miope e arrogante,
sull'altare dell'opportunismo politico è stata sacrificata una
proposta di buon senso - proseguono i consiglieri Tiziano Centis
e Simona Liguori - che avrebbe consentito al Friuli Venezia
Giulia di non rimanere una delle tre Regioni italiane, assieme a
Valle d'Aosta e Piemonte, in cui la doppia preferenza di genere
non è stata ancora prevista, nonostante le esplicite indicazioni
del Governo nazionale dopo la legge 20/2016 sulle pari
opportunità nell'accesso alle cariche elettive".
"Con questa proposta di legge - spiega la consigliera regionale
Simona Liguori - saremmo andati nella direzione giusta, ovvero
quella di permettere una più equa rappresentanza di genere nelle
istituzioni regionali come già da anni avviene nei Comuni.
Introducendo la doppia preferenza avremmo consentito all'elettore
di scegliere con il proprio voto un rappresentante femminile e
uno maschile, dando così un forte impulso alla partecipazione
delle donne alla vita politica e amministrativa".
"Se le quote rosa hanno dimostrato una notevole efficacia per
raggiungere l'obiettivo di incrementare la partecipazione delle
donne alla politica, pur suscitando a volte un dibattito acceso
anche tra le stesse donne - aggiunge il consigliere Tiziano
Centis - l'introduzione della doppia preferenza di genere non
avrebbe dovuto sollevare riserve, ma essere semplicemente
considerata come un'opportunità in più offerta a tutti gli
elettori".
"Eppure, nel corso del dibattito - continuano i due consiglieri -
abbiamo ascoltato da parte del centrodestra una carrellata di
scuse mal confezionate che vanno dalla richiesta di rivedere la
legge elettorale nel suo complesso (sebbene quest'ultima abbia
dimostrato di funzionare perfettamente, garantendo l'elezione
diretta del Presidente, maggioranze chiare e alternanza di
governo) fino alla discutibile teoria secondo la quale la doppia
preferenza di genere arriverebbe perfino a danneggiare le donne.
Il tutto - conclude la nota - condito da una retorica pesante e
incomprensibile, spesa in difesa di un "elettore ideale" che
qualcuno non ha perso la brutta abitudine di citare ad hoc per
proprio tornaconto".
ACON/COM/fa