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Femminicidio: Cittadini, cinico no dei Gruppi di Centrodestra a pdl 82

25.03.2021
13:09
(ACON) Trieste, 25 mar - "Con il suo cinico e ingiustificabile no all'istituzione di un Fondo a disposizione degli orfani di femminicidio, il Centrodestra ha deciso che questi sfortunati giovani dovranno aspettare ancora molto tempo prima di avere un aiuto da parte della Regione. È questa la cruda realtà di un voto davvero incomprensibile, con il quale è stata bocciata una proposta sostenuta e votata da tutte le Opposizioni in un Consiglio regionale diviso a metà su un tema che invece avrebbe dovuto raccogliere senza strumentalizzazioni il consenso di tutti".

Sono delusi e amareggiati, i consiglieri regionali Simona Liguori e Tiziano Centis (Citt), dopo la bocciatura in Aula della loro proposta di legge sul sostegno ai figli delle vittime di femminicidio, presentata il 4 febbraio 2020.

"Neanche di fronte alla sofferenza, al dolore e al bisogno concreto di bambini e famiglie in grande difficoltà - prosegue la nota dei due civici -, il Centrodestra è riuscito ad anteporre il buonsenso alla contorta logica politica di non aver fatto per primo la proposta. Per il solo fatto che la legge provenisse dai banchi delle Opposizioni, è stata bocciata. Tutto il resto sono scuse e chiacchiere".

"Il tema è importante e particolarmente delicato - spiegano Liguori e Centis -. Avevamo scelto di portare il testo al voto perché, a oltre un anno di distanza dalla presentazione della nostra proposta di legge senza alcun passaggio in Commissione, ritenevamo che la questione fosse davvero urgente. Sapevamo bene che nessuna somma di denaro può cancellare il dolore di quella drammatica perdita, ma credevamo necessario che la Regione, come accade in Lazio e in Lombardia, si adoperasse per aiutare gli orfani. Ci sono, infatti, figli di vittime di femminicidio in Friuli Venezia Giulia che avrebbero ricevuto con questo Fondo un 'primo miglio' di aiuto, in considerazione anche del fatto che a livello nazionale le procedure per l'accesso ai sostegni non sono così snelle".

"Sia la Commissione regionale pari opportunità che il Garante regionale dei diritti alla persona - concludono i due consiglieri - avevano espresso parere favorevole alla proposta di legge oggi bocciata dai Gruppi di Centrodestra". ACON/COM/rcm



Simona Liguori mentre parla con il collega dei Cittadini, Tiziano Centis