Fondazione Aquileia: no Aula a mozione su dimissioni Zanardi Landi
(ACON) Trieste, 25 mar - Respinta a maggioranza (23 i voti
contrari e 21 i favorevoli) dal Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, la mozione 213,
presentata dal consigliere Emanuele Zanon (Regione Futura) con
l'obiettivo di porre in atto azioni mirate a persuadere il
dimissionario ambasciatore Antonio Zanardi Landi, affinché
rivedesse la sua decisione e mantenesse l'incarico di presidente
della Fondazione Aquileia.
Il provvedimento, presentato in autunno e già discusso in
chiusura della precedente seduta dell'Aula nel mese di febbraio,
in considerazione del fatto che "Zanardi Landi aveva rassegnato
le dimissioni dal primo dicembre 2020" e che "nel corso del suo
mandato, iniziato nel gennaio 2015, la Fondazione Aquileia aveva
raggiunto molteplici obiettivi e considerevoli successi in Italia
e anche all'estero", mirava a impegnare presidente e Giunta
regionale ad "accertare la sussistenza delle condizioni, ed
eventualmente assumere le conseguenti necessarie azioni, per far
modificare la decisione a Zanardi Landi, facendolo soprassedere
dalle dimissioni".
Zanon aveva deciso di non ritirare la mozione e di andare
comunque al voto, perché nell'arco delle ultime settimane "non ho
ricevuto dall'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli,
gli auspicati elementi innovativi che avrebbero modificare i
termini del mio appello. Rimane comunque aperto - ha aggiunto -
il tema della strategia generale e di chi abbia in mano la regia
del futuro di Aquileia, anche e soprattutto a livello
internazionale".
Quella auspicata da Zanon, era stata da lui stesso definita
"doverosa alla luce del prestigio nazionale e internazionale
accreditato a Zanardi Landi, personalità autonoma e qualificata,
oltremodo adeguata a ricoprire il ruolo di presidente in una
particolare fase di rilancio e riconoscimento della Fondazione
come quella attuale".
ACON/DB-fc