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Ripartenza: Capigruppo, Tavolo lavorerà su obiettivi raggiungibili

25.03.2021
18:03
(ACON) Trieste, 25 mar - Scegliere una metodologia di lavoro efficace, individuare gli obiettivi sotto forma di macro aree, pervenire a una sintesi basata sulla condivisione e muoversi con rapidità verso una concreta opportunità di crescita.

Questi sono soltanto alcuni degli spunti principali suggeriti dai capigruppo in Consiglio regionale, protagonisti del dibattito che si è sviluppato durante i lavori di insediamento del Tavolo per la terza ripartenza del Friuli Venezia Giulia, convocato a Trieste dal presidente Piero Mauro Zanin.

Gli interventi hanno premesso un apprezzamento traversale nei confronti dell'iniziativa e la massima disponibilità al confronto, ma anche la ferma necessità di pervenire a soluzioni operative concrete, rendendo realmente efficace l'applicazione di del gruppo di lavoro.

Sergio Bolzonello (Pd), primo firmatario della mozione, poi ritirata, che aveva portato a valutare l'ipotesi di un Tavolo di lavoro, ha auspicato l'individuazione "di 2-3 macro temi, per poi decidere come applicarli e dove destinare la parte principale delle risorse. Il Recovery Plan ci passerà sulla testa come un missile e la partita si giocherà in modo diverso dal consueto: il compito della politica consiste nell'immaginare il futuro".

La discussione generale era stata aperta dal capogruppo dem, Diego Moretti, che aveva chiesto di poter esaminare "ulteriori documenti, oltre alla delibera 1.849 dell'11 dicembre 2020 che definiva le 6 linee guida e i 10 miliardi di euro disponibili". Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha auspicato concretezza, mentre Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha chiesto di evitare "la scrittura di un libro dei sogni", evidenziando la necessità di "parametri reali".

Il pentastellato Cristian Sergo ha sottolineato "l'importanza del fattore velocità operativa", ma anche "la necessità di investire sul personale". Il civico Tiziano Centis, dal canto suo, ha parlato di "importanza del lavoro delle Commissioni consiliari, soprattutto nel raccogliere le istanze dei territori, evitando liste della spesa a vantaggio di esigenze e criticità solvibili".

Sul fronte del Centrodestra, Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) si è detto convinto che "la delibera della Giunta può costituire una base su cui lavorare. I tempi sono stretti, ma dobbiamo produrre qualcosa di importante e ragionato". Il collega di partito Giuseppe Sibau, presidente della VI Commissione consiliare, ha citato, come primo apporto, "il delicato problema della banda ultralarga".

Giuseppe Nicoli (FI) ha invece parlato di "occasione importante in un quadro generale che può affermare il ruolo di una regione che ben si inserisce nell'Europa in grado di valorizzare le singole peculiarità. Un'opportunità per ribadire le potenzialità del Fvg, soprattutto su elementi strategici come le infrastrutture". Anche Claudio Giacomelli (FdI) ha definito fondamentare "la possibile di delineare una modalità pratica di lavoro: noi siamo pronti a lanciare idee su cui confrontarci e il presidente Zanin deve coordinare gli spunti, diventando ufficiale di collegamento con la Giunta".

Il capogruppo leghista Mauro Bordin (Lega), infine, ha concluso che "giocarci bene le carte a nostra diposizione è un dovere. Lo scenario è cambiato e il Governo Draghi offre alle Regioni la possibilità di essere protagoniste del loro futuro. Il documento della Giunta tocca i punti più sensibili per ripartire con forza. Le scelte, però, siano realistiche, evitando lungaggini burocratiche".

2 - fine ACON/COM/db



I lavori del Tavolo
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