Ripartenza: Capigruppo, Tavolo lavorerà su obiettivi raggiungibili
(ACON) Trieste, 25 mar - Scegliere una metodologia di lavoro
efficace, individuare gli obiettivi sotto forma di macro aree,
pervenire a una sintesi basata sulla condivisione e muoversi con
rapidità verso una concreta opportunità di crescita.
Questi sono soltanto alcuni degli spunti principali suggeriti dai
capigruppo in Consiglio regionale, protagonisti del dibattito che
si è sviluppato durante i lavori di insediamento del Tavolo per
la terza ripartenza del Friuli Venezia Giulia, convocato a
Trieste dal presidente Piero Mauro Zanin.
Gli interventi hanno premesso un apprezzamento traversale nei
confronti dell'iniziativa e la massima disponibilità al
confronto, ma anche la ferma necessità di pervenire a soluzioni
operative concrete, rendendo realmente efficace l'applicazione di
del gruppo di lavoro.
Sergio Bolzonello (Pd), primo firmatario della mozione, poi
ritirata, che aveva portato a valutare l'ipotesi di un Tavolo di
lavoro, ha auspicato l'individuazione "di 2-3 macro temi, per poi
decidere come applicarli e dove destinare la parte principale
delle risorse. Il Recovery Plan ci passerà sulla testa come un
missile e la partita si giocherà in modo diverso dal consueto: il
compito della politica consiste nell'immaginare il futuro".
La discussione generale era stata aperta dal capogruppo dem,
Diego Moretti, che aveva chiesto di poter esaminare "ulteriori
documenti, oltre alla delibera 1.849 dell'11 dicembre 2020 che
definiva le 6 linee guida e i 10 miliardi di euro disponibili".
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha auspicato concretezza,
mentre Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha chiesto di
evitare "la scrittura di un libro dei sogni", evidenziando la
necessità di "parametri reali".
Il pentastellato Cristian Sergo ha sottolineato "l'importanza del
fattore velocità operativa", ma anche "la necessità di investire
sul personale". Il civico Tiziano Centis, dal canto suo, ha
parlato di "importanza del lavoro delle Commissioni consiliari,
soprattutto nel raccogliere le istanze dei territori, evitando
liste della spesa a vantaggio di esigenze e criticità solvibili".
Sul fronte del Centrodestra, Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) si è
detto convinto che "la delibera della Giunta può costituire una
base su cui lavorare. I tempi sono stretti, ma dobbiamo produrre
qualcosa di importante e ragionato". Il collega di partito
Giuseppe Sibau, presidente della VI Commissione consiliare, ha
citato, come primo apporto, "il delicato problema della banda
ultralarga".
Giuseppe Nicoli (FI) ha invece parlato di "occasione importante
in un quadro generale che può affermare il ruolo di una regione
che ben si inserisce nell'Europa in grado di valorizzare le
singole peculiarità. Un'opportunità per ribadire le potenzialità
del Fvg, soprattutto su elementi strategici come le
infrastrutture". Anche Claudio Giacomelli (FdI) ha definito
fondamentare "la possibile di delineare una modalità pratica di
lavoro: noi siamo pronti a lanciare idee su cui confrontarci e il
presidente Zanin deve coordinare gli spunti, diventando ufficiale
di collegamento con la Giunta".
Il capogruppo leghista Mauro Bordin (Lega), infine, ha concluso
che "giocarci bene le carte a nostra diposizione è un dovere. Lo
scenario è cambiato e il Governo Draghi offre alle Regioni la
possibilità di essere protagoniste del loro futuro. Il documento
della Giunta tocca i punti più sensibili per ripartire con forza.
Le scelte, però, siano realistiche, evitando lungaggini
burocratiche".
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ACON/COM/db