Porti: Nicoli (FI), appiattimento generale su visione Autorità sistema
(ACON) Trieste, 26 mar - "Una regione come una grande area
produttiva, collegata al resto d'Italia e dell'Europa con
infrastrutture all'altezza di questo ruolo: Forza Italia immagina
in questo modo il Friuli Venezia Giulia. Non certo come un
immenso, quanto sterile, piazzale per il parcheggio e lo
smistamento delle merci, come vorrebbe farlo diventare l'Autorità
di sistema portuale del mare Adriatico orientale".
Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia nel
Consiglio regionale Fvg, Giuseppe Nicoli, aggiungendo che "si
tratta di temi che vanno approfonditi con il territorio. Il
nostro Gruppo consiliare regionale si fa interprete delle istanze
e delle aspettative dei cittadini, a differenza, spiace purtroppo
sottolinearlo, del deputato Guido Pettarin che, sulla tematica
dei porti, nel disattendere la linea del partito, si è appiattito
sulle posizioni miopi e parziali dell'Autorità di sistema, guarda
caso allineate a sinistra anche su temi quali gli accordi sulla
Via della seta".
"Anche su altri temi, come le critiche al ddl 125 (sicurezza) e
la proposta di città unica Gorizia Nova, Pettarin assume
posizioni personali che non rappresentano Forza Italia. Per il
nostro futuro - continua Nicoli - è fondamentale cogliere la
grande opportunità delle varie linee di finanziamento Ue. In
particolare, il Recovery Fund costituisce un'occasione storica.
Lo sviluppo delle infrastrutture è un tassello di primaria
importanza per modernizzare l'intero comparto produttivo
regionale, passando anche attraverso la sburocratizzazione dei
procedimenti. I temi cruciali sono lo sviluppo dei porti e la
velocizzazione della linea ferroviaria Trieste-Venezia".
"Tuttavia, non basta uno sviluppo dei porti fine a sé stesso:
serve attenzione anche sulle aree industriali retroportuali. La
trasformazione delle merci e il manifatturiero - dettaglia
l'esponente forzista - rappresentano garanzie di crescita
occupazionale e produzione. Dall'Autorità di sistema ancora
nessuna risposta sull'escavo del canale di accesso al porto di
Monfalcone: un bene del territorio acquisito per pochi milioni di
euro e monopolizzato senza la minima opposizione ma, anzi, con un
allineamento di posizioni che non fa bene a nessuno".
"Anche la velocizzazione della linea ferroviaria Trieste-Venezia
- conclude la nota di FI - è un'opera strategica, ma non può
essere disgiunta dall'adeguamento delle azioni di contenimento
dei relativi impatti ambientale e acustico. Lo chiedono i
cittadini, quotidianamente ostaggio di passaggi a livello chiusi
e assenza di barriere antirumore. La modernizzazione e la
velocizzazione della Trieste-Venezia non può prescindere dal
raddoppio della Udine-Cervignano, anche in prospettiva dei
convogli ferroviari di alta capacità".
ACON/COM/db