Ripartenza: Cgil Cisl e Uil da Zanin su priorità Tavolo post-pandemia
(ACON) Udine, 26 mar - Cgil, Cisl e Uil del Friuli centrale
prenotano un posto al Tavolo della terza ripartenza. I dirigenti
delle tre organizzazioni sindacali hanno incontrato oggi a Udine
il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, al
quale hanno consegnato un documento che analizza la crisi
economica del territorio e suggerisce una serie di ricette per il
rilancio. Le proposte, ha assicurato Zanin, entreranno a far
parte del dossier all'esame del nuovo organismo.
È il primo tangibile effetto del nuovo gruppo di lavoro, che si è
insediato giovedì a Trieste con le relazioni del governatore
Massimiliano Fedriga e dell'assessore alle Finanze, Barbara
Zilli. Fortemente voluto da Zanin, il Tavolo per la terza
ripartenza è formato da tutti i gruppi politici e si propone di
indicare gli obiettivi strategici su cui incanalare i copiosi
investimenti del post pandemia in arrivo nei prossimi mesi, a
cominciare da quelli europei.
Nella stessa ottica si muove il documento dei sindacati, che
parte dai numeri di una crisi particolarmente acuta in regione
("dove l'epidemia ha avuto un impatto superiore alla media
nazionale") e nel territorio dell'ex provincia di Udine, che
presenta un tasso di disoccupazione del 6,8%, superiore alla
media del Fvg. Cgil, Cisl e Uil individuano i punti deboli del
sistema-Friuli (troppe aziende di piccole dimensioni,
arretramento dell'export, ridotta propensione agli investimenti,
assetti proprietari sempre meno locali) e chiedono alla Regione
scelte forti in termini di incentivi all'aggregazione tra
imprese, manutenzione del territorio, adeguamento energetico
degli edifici pubblici, infrastrutture materiali e digitali,
sviluppo della green economy e partecipazione alle strategie di
rilancio.
"Per anni l'area del Friuli centrale ha vissuto sugli allori - ha
osservato Zanin - anche grazie a quei tre-quattro grandi player
che garantiscono la tenuta del sistema e danno una parvenza di
tranquillità, quando invece tante piccole aziende vivono
situazioni difficili. Dobbiamo ripartire dai nostri elementi di
forza, a cominciare dal tessuto manifatturiero". Tenendo presente
però "che la pandemia ha cambiato tutto e ora passiamo dalla
globalizzazione alla localizzazione. Nascerà un modello economico
diverso e, proprio per questo, ho lanciato l'idea del Tavolo per
la terza ripartenza. Come avvenne dopo il terremoto, dobbiamo
immaginare il Friuli Venezia Giulia dei prossimi 20-30 anni".
Il confronto è necessario anche perché il primo Piano nazionale
di resilienza, quello varato dal governo Conte 2, "citava solo
due volte Trieste e mai il Fvg, con una serie di possibili
investimenti concentrati nell'area portuale". Bisogna dunque
allargare il tiro e guardare più lontano. Ai sindacati, infatti,
Zanin ha voluto riportare le sue personali priorità strategiche,
riassunte in quattro capitoli.
Il primo "è la necessità di realizzare un sistema logistico
integrato alle spalle del Porto di Trieste, con Udine, Gorizia e
Pordenone in grado di lavorare e assemblare i prodotti che
sbarcano nello scalo giuliano. Per questo servono infrastrutture,
perché oggi fra Trieste e gli altri capoluoghi i tempi di
percorrenza restano quelli di cinquant'anni fa". Il secondo
macro-obiettivo è far ripartire l'ascensore sociale, potenziando
la formazione per aumentare le competenze dei giovani e puntando
a una manifattura 4.0 che sia in grado di lavorare in modo
innovativo.
Il terzo caposaldo è un nuovo modello insediativo, grazie allo
smart working che ci consente di portare il lavoro a casa, anche
negli incontaminati territori di collina e montagna, senza
necessariamente intasare le città: "Ma servono reti digitali
all'avanguardia e anche infrastrutture stradali, nel caso il
lavoratore debba spostarsi rapidamente. Di certo il Friuli, con
la sua qualità della vita, ha molte carte da giocare in questa
prospettiva". Ha a che fare con ambiente e vivibilità anche il
quarto obiettivo strategico indicato da Zanin, che pensa a
turismo lento e agricoltura di qualità come nuova frontiera in
grado di portare benessere e lavoro.
ACON/FA-fc