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Lavoro: Rosolen in VI Comm, stipendi competitivi per attrarre laureati

31.03.2021
15:23
(ACON) Trieste, 31 mar - "Gli iscritti alle università della regione sono per l'80% residenti in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Il 20% dei laureati, in seguito, prende però la strada della Lombardia o si muove verso Paesi stranieri con una percentuale di incoming limitata al 6,8. Quindi, i giovani se ne vanno per due ragioni: maggiori possibilità di carriera (69,5%) e retribuzione più alta (72,1%). Per attrarli o trattenerli, il nostro tessuto economico deve perciò premiare le loro competenze, anche attraverso un ecosistema di incentivi e servizi, incidendo al tempo stesso sulla crisi demografica e invertendo la tendenza allo spopolamento".

Lo ha evidenziato oggi l'assessore regionale a Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen, durante i lavori della VI Commissione consiliare, presieduta Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e riunita in presenza a Trieste.

Rosolen era chiamata a illustrare il disegno di legge 129 in materia di sostegno alla permanenza, al rientro e all'attrazione sul territorio regionale di giovani professionalità altamente specializzate - Talenti Fvg, presentato il 15 marzo dalla Giunta regionale. A tale proposito, ha fatto riferimento anche a una ricerca dell'Agenzia Lavoro e SviluppoImpresa Fvg che ha analizzato quasi 2mila percettori di contributi regionali per il diritto allo studio negli ultimi 4 anni.

Il ddl 129 è volto a promuovere la competitività e l'attrattività del tessuto economico regionale, sostenendo la permanenza, il rientro e l'attrazione dei talenti under 35. I suoi 10 articoli prevedono un quadro di interventi, da realizzarsi in collaborazione con il sistema degli Enti locali e il coinvolgimento attivo del tessuto imprenditoriale e delle Parti sociali, per rendere il Fvg auspicabile sede della vita personale e lavorativa dei giovani specializzati in un'ottica di coesione territoriale, mirando a ottenere ricadute anche per il territorio montano.

Viene previso un contributo una tantum da 2mila euro a favore dei singoli, più ulteriori 500 euro forfettari, per un massimo di tre anni, quale sostegno al reperimento e al mantenimento di un'adeguata sistemazione abitativa. L'assessore ha anche evidenziato "l'importanza dell'attività degli sportelli Informagiovani e Risposta casa, nonché di iniziative in collaborazione con le imprese, anche tramite i Servizi pubblici per l'impiego". Il ddl, inoltre, auspica un miglioramento dell'immagine delle aziende e incentivi entro i 5.000 euro per i datori di lavoro privati che abbiano già attivato misure di welfare a vantaggio dei dipendenti.

Rosolen ha infine anticipato "un ulteriore intervento per chi sceglie di restare o di venire: da corrispondere però non nelle mani del datore, ma del lavoratore stesso. All'estero, infatti, il 50% dei talenti rimane comunque disoccupato ma, se trova collocazione, carriera e retribuzione sono migliori. Quindi, la disponibilità al rientro esiste, ma solo a condizioni pari o simili, come contratti a tempo pieno indeterminato e adeguato stipendio".

In apertura di lavori, la consigliera Chiara Da Giau (Pd) aveva a sua volta illustrato due stralci (deliberati nel corso della seduta d'Aula del 17 dicembre scorso e collegati alla legge di stabilità 2021) e un terzo emendamento sugli incentivi alle imprese (poi ritirato) che, insieme, avevano costituito un pacchetto tematico di proposte dem.

Il primo, firmato da Cristiano Shaurli, prevede interventi a sostegno di progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processi. Il secondo, siglato dalla stessa Da Giau, è invece dedicato alle misure per l'attrazione. La rappresentante del Partito democratico, ricordando i contributi dei colleghi Sergio Bolzonello e Francesco Russo, ha quindi rivendicato una sorta di "maternità morale" sul provvedimento, proponendo ora "la formazione di un gruppo ristretto di lavoro verso una proposta condivisa".

Nel corso del dibattito generale sono intervenuti Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Mauro Capozzella (M5S), Stefano Turchet (Lega) e il presidente Sibau. Il primo ha auspicato "una serie di audizioni tematiche per contenere l'esodo dei cervelli e ulteriori opportunità di approfondimento post laurea". Il pentastellato si è invece focalizzato sull'ambito delle tecnologie quantistiche, mentre il rappresentante del Carroccio ha chiesto "attenzione per il mercato globale, rinforzando i collegamenti con le industrie e sensibilizzando gli imprenditori a investire sul territorio". ACON/DB-fc



Giuseppe Sibau (Pr Fvg/Ar), presidente della VI Commissione
L'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen
Chiara Da Giau (Pd)
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)