Covid: Zalukar (Misto), contenere diffusione virus ospedali triestini
(ACON) Trieste, 8 apr - "Il Friuli Venezia Giulia è risultato,
nel recente periodo, ai primi posti tra le regioni italiane in
quanto a numero di contagi, ricoveri e decessi da Covid-19.
Trieste, inoltre, si colloca ai vertici delle province per
incidenza del virus".
Lo segnala in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar
(Gruppo Misto), chiedendosi i motivi "di tale situazione e del
poco invidiabile primato detenuto da Trieste".
"Ormai da tempo giungono segnalazioni, sia da parte di sanitari,
sia di familiari di pazienti ricoverati nelle strutture
ospedaliere triestine, secondo le quali - spiega Zalukar -
mancherebbero separazioni nette tra i malati infetti e non. Nelle
torri di degenza di Cattinara coesistono reparti Covid e non
Covid, mentre il trasporto dei malati attraverso i pianerottoli
in entrata/uscita ascensori non avviene tramite percorsi
rigorosamente differenziati. Le stesse condizioni di promiscuità
si presentano anche nei corridoi che portano alla Radiologia".
"Attraverso questi pianerottoli e corridoi comuni - aggiunge la
nota - transitano anche pazienti Covid in ventilazione non
invasiva e, quindi, con massima diffusione di aerosol infetto. In
tali casi, l'unica precauzione anticontagio sembra essere
l'avvertimento vocale dei sanitari a farsi da parte. L'attesa
triage in Pronto soccorso è invece distinta in due sale: una
riservata ai positivi Covid e una a tutti gli altri, compresi i
sospetti. Identica condizione troviamo in Medicina dove, nelle
cosiddette aeree grigie, sono ricoverati nella stessa stanza i
pazienti sospetti: perciò, se un soggetto non Covid soggiorna con
uno in fase di incubazione, facilmente potrebbe infettarsi".
"Fin dal marzo 2020 il ministro della Salute aveva raccomandato
di identificare ospedali dedicati alla gestione esclusiva dei
pazienti Covid e di individuare altre strutture ospedaliere per
la gestione dell'emergenza ospedaliera non Covid. Inoltre,
laddove non fosse stata possibile tale separazione, i percorsi
clinico-assistenziali e il flusso dei malati sarebbero dovuti
essere nettamente separati. Una disposizione di assoluto buon
senso - la definisce Zalukar - ignorata però dai vertici della
sanità triestina, nonostante l'esistenza di due strutture, il
Maggiore e Cattinara, rendesse fattibile l'operazione".
"Nel mese di luglio è arrivata anche una legge a imporre la
separazione dei percorsi Covid/non Covid e a individuare nei
Pronto soccorso distinte aree di permanenza per i pazienti
sospetti Covid o potenzialmente contagiosi, ancora in attesa di
diagnosi. Anche questa norma - evidenzia l'esponente del Gruppo
Misto - è stata di fatto ignorata, come l'organizzazione
dell'attività vaccinale è stata difforme rispetto le
raccomandazioni dal ministero della Salute che prevedevano per il
Punto vaccinale ospedaliero (Pvo) la garanzia di 'percorsi e
spazi con vie di ingresso e uscita indipendenti dal flusso
ospedaliero'".
"Invece, nel Pvo allestito a Cattinara - rimarca ancora Zalukar -
abbiamo visto percorsi e spazi vaccinali non indipendenti dai
flussi ospedalieri. Le code degli operatori in attesa di
vaccinarsi si sviluppavano nel corridoio di accesso alle torri di
degenza e, quindi, proseguivano nell'area di attesa degli
sportelli Cip e, comunque, il varco di entrata e uscita
dell'ospedale e del punto vaccinale era unico. Tali situazioni di
promiscuità ospedaliera Covid/non Covid sono state e continuano a
rappresentare possibili focolai d'infezione negli ospedali, che
poi si diffondono all'esterno e in primis alle residenze per
anziani".
"Ho così voluto interrogare la Giunta regionale Fvg per conoscere
i dati completi relativi ai contagi di pazienti avvenuti in
regime di ricovero e il loro esito clinico, ma anche per sapere
quali iniziative di competenza intenda adottare per richiamare
Asugi all'osservanza tempestiva delle norme vigenti, al fine di
limitare il formarsi di focolai intraospedalieri. Ciò - conclude
la nota - a tutela della salute di cittadini vulnerabili, ma
anche a favore della ripresa della vita economica e sociale".
ACON/COM/db