Caccia: Piccin (FI), ok spostamenti fuori Comune se prelievo cinghiali
(ACON) Trieste, 13 apr - "Accogliamo, ancora una volta
soddisfatti, una decisione che conferma come una nostra richiesta
in materia di caccia fosse di buon senso e rispondente alle
leggi, nonostante certa politica e certo associazionismo, che si
autoproclama ambientalista e animalista, avessero da ridire in
proposito".
Lo rimarca in una nota la consigliera regionale Mara Piccin
(Forza Italia), facendo riferimento "al sollecito alla Giunta
Fvg, tre mesi fa, di chiarire ufficialmente che l'attività
venatoria fosse consentita nella riserva di caccia di
appartenenza e, dunque, permettendo spostamenti in deroga al di
fuori del Comune di residenza".
"La Regione - sottolinea l'esponente forzista - ha chiarito che
in zona arancione, come comunicato dal prefetto di Trieste, è
consentito lo spostamento in un Comune diverso da quello di
residenza per poter esercitare l'attività venatoria sulla specie
cinghiale e per dare attuazione ai prelievi in deroga
regolarmente concessi".
"L'esercizio venatorio - aggiunge Piccin - può essere attuato
dalle 5 alle 22, previo possesso del tesserino regionale per
l'annata venatoria 2021-22 e che la riserva di caccia di
ammissione sia dotata del regolamento di fruizione che individua
le tempistiche introdotte dalla delibera di Giunta dello scorso
26 febbraio, approvato dal Distretto venatorio".
"L'attività venatoria va inquadrata tra i motivi di necessità che
comportano lo spostamento, in quanto finalizzata a limitare i
danni alle colture, a mitigare il potenziale pericolo per la
pubblica incolumità e per conseguire l'equilibrio faunistico. La
caccia - conclude la nota di FI - è un'attività che può svolgersi
nel pieno rispetto delle misure anticontagio".
ACON/COM/db