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Omnibus: Zannier in II Comm, necessaria norma tutela corpo Forestale

14.04.2021
14:28
(ACON) Trieste, 14 apr - Investimenti da agevolare e allargamento dei sostegni nell'ambito del Programma anticrisi Covid-19, supporto ai comparti della carne, delle colture e lattiero-caseario, vendita di lotti boschivi e recupero di terreni montani incolti o abbandonati, nonché la necessità di una norma specifica ed evoluta per poter definire con precisione natura e aree di intervento del Corpo Forestale regionale (Cfr), alle prese con seri problemi di organico. Questi alcuni degli elementi più significativi contenuti negli articoli del Capo II (dal 4 al 15, più il 19 e il 21) del disegno di legge 130 Omnibus contenente disposizioni in materia di risorse agroalimentari, risorse forestali, biodiversità, funghi, gestione venatoria, pesca sportiva.

A illustrarli per diretta competenza, durante i lavori della II Commissione consiliare, presieduta da Alberto Budai (Lega) e riunita a Trieste, l'assessore regionale a Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e Montagna, Stefano Zannier.

Tra le varie finalità - illustrate dall'assessore Fvg a Risorse forestali e agroalimentari, Stefano Zannieri, nel corso della II Commissione presieduta da Alberto Budai (Lega) - si ripropone di adeguare e riallineare il quadro temporaneo in base anche la necessità legate al Programma anticrisi Covid-19, agevolando alcune tipologie di investimento almeno per l'intero 2021. Partendo dal comparto della carne, al fine di aumentarne l'efficienza e la competitività, valorizzandone sostenibilità e qualità; proseguendo con gli operatori che svolgono l'attività di rilevazione dei dati relativi alle principali colture, finalizzata all'emissione di bollettini e avvisi relativi a metodiche e trattamenti da effettuare, consentendo loro di ottenere, per la sola annualità 2021, l'anticipo del contributo, senza la necessità di garanzie fideiussorie.

Supporto anche al settore lattiero-caseario e al marchio collettivo Io sono Friuli Venezia Giulia, mentre modifiche sono previste in relazione alla spesa minima e massima ammissibili a contributo (rispettivamente da 15mila a 5mila euro e da 25mila a 20mila) per l'acquisto e il posizionamento di recinzioni e altri sistemi di controllo passivo contro l'ingresso della fauna selvatica per gli allevamenti di suini. In questo caso, scende anche il numero minimo di capi (da 50 a 30) per rendere il provvedimento più efficace e aderente alla realtà del territorio.

Semplificazioni sono previste per agevolare le utilizzazioni forestali di proprietà di Enti pubblici nelle aree colpite dal bostrico, consentiendo la vendita dei lotti boschivi e di legname per importi fino a 75.000 euro. Modificata anche la normativa sul recupero dei terreni incolti e/o abbandonati nei territori montani per estenderne l'ambito di applicazione. La raccolta delle specie di flora di interesse regionale, in deroga al divieto generalizzato di raccolta, potrà avvenire ora anche a fini commerciali se realizzata per sostenere piccole economie locali, soprattutto montane.

L'indennizzo dei danni arrecati all'agricoltura dalla fauna selvatica, in uniformità con la Lr regionale 24/2019, inserisce un limite massimo per la corresponsione dell'aiuto e garantisce parità di trattamento ai beneficiari. Infine, viene ripristinata la possibilità per il Comune di Pontebba di realizzare un centro di lavorazione della selvaggina.

L'articolo 13, infine, è stato oggetto di una premessa particolare da parte dell'assessore Zannier che ha evidenziato "la necessità di pervenire a una specifica norma di riferimento per il Corpo forestale, fungendo da caposaldo giuridico per l'individuazione della natura e delle aree di intervento, base per il futuro aggiornamento della regolamentazione delle sue attività". La norma auspicata, definita "snella e semplice", diventa così necessaria anche per ottimizzare l'utilizzo delle risorse umane a disposizione, definendo natura e ruolo del Cfr.

Inoltre, rispondendo a una richiesta di chiarimenti del consigliere Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Zannier ha evidenziato come "attualmente gli addetti sono circa 200, ma 35-40 di loro andranno presto in pensione e, senza un nuovo concorso, non potremo neppure garantire i turni all'interno delle stazioni, dopo aver perso quasi 50 operatori in 2 anni e con un'età media ormai molto alta".

Richieste di specifici approfondimenti e la sottolineatura di particolari problematiche sono giunte anche dagli interventi di Enzo Marsilio (Pd), Cristian Sergo (M5S) e Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar). ACON/DB-fc



Alberto Budai (Lega), presidente della II Commissione consiliare
L'assessore regionale Stefano Zannier
La II Commissione durante il lavori odierni nell'emiciclo di piazza Oberdan a Trieste
Enzo Marsilio (Pd)