Pnrr: Zannier-Rosolen in II Comm, risorse idriche e reti studio-lavoro
(ACON) Trieste, 14 apr - La Giunta regionale è pronta a
raccogliere la sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza
(Pnrr), il programma di investimenti che l'Italia dovrà presto
presentare alla Commissione Europea. È questo il senso delle
audizioni di oggi in II Commissione da parte degli assessori
Alessia Rosolen (Lavoro, Formazione e Ricerca), Sergio Emidio
Bini (Attività produttive) e Stefano Zannier (Agricoltura), che
hanno esposto ai consiglieri, convocati in aula sotto la
presidenza del leghista Alberto Budai, le linee guida dei
progetti inerenti ai loro settori di competenza.
Articolato il confronto che si è sviluppato dopo la relazione di
Zannier, che ha esposto i macroprogetti in ordine gerarchico
dando la priorità al tema delle risorse idriche. "Oggi l'acqua è
un problema - ha riassunto l'assessore - perché ce n'è poca e
viene gestita con bassa efficienza in ambito agricolo. Serve
dunque un efficientamento degli impianti, per risparmiare da una
parte e soddisfare ulteriori esigenze dall'altra". Un altro tema
importante per la Giunta è quello dell'agricoltura per tutta la
famiglia, vale a dire "creare le condizioni affinché l'intero
nucleo familiare possa fare impresa, anche in funzione
anti-spopolamento". Zannier ha parlato anche di progetti di nuova
viabilità forestale per mitigare il rischio idrogeologico, della
bioraffineria come sistema di trasformazione innovativo ed
economicamente sostenibile, dell'esigenza di migliorare la
connettività delle aree montane e di informatizzazione.
Enzo Marsilio (Pd), nell'apprezzare i progetti sull'irrigazione,
ha auspicato una viabilità forestale anche ad uso turistico,
ponendo poi il problema del recupero dei terreni abbandonati in
montagna: "Tutte le nostre aziende sono obbligate ad acquistare
foraggio - ha detto Marsilio - mentre intorno ci sono terreni
abbandonati: assurdo. Del resto ci sono proprietà private che
spesso coinvolgono tre o quattro generazioni e rendono difficile
il riordino". Zannier ha assicurato al consigliere dem che in una
delle linee guida della Giunta si parla proprio di ricomposizione
fondiaria.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha invece auspicato un'azione
di riforma, accanto ai progetti concreti, sulla base della
filosofia che dovrebbe ispirare il Piano di resilienza. E ha
chiesto di mettere al centro sviluppo del turismo lento e
valorizzazione delle malghe. "Servono riforme legislative
nazionali - gli ha risposto Zannier - ma attenti all'iper
regolamentazione, perché esistono sistemi compatibili a monte. Io
vedo che in Alto Adige e in Austria l'attività agricola è
considerata di per sé già sostenibile a livello ambientale,
mentre in Italia la produzione e trasformazione del formaggio in
malga dovrebbe seguire le stesse regole del grande caseificio di
pianura, un sistema che non può funzionare. Io sono per mantenere
le caratteristiche storiche dei diversi territori con le attività
tradizionali".
Creare un sistema di reti tra mondo delle università e del lavoro
è invece uno degli obiettivi esposti dall'assessore Rosolen, che
si è confrontata sulle prime due schede predisposte dalla
Regione, relative al progetto Smart cities e allo sviluppo del
Porto di Trieste. "A livello nazionale - ha ricordato l'assessore
- resta del lavoro da fare per arrivare a un unico ammortizzatore
sociale in grado di dare risposte a chi si trova senza
occupazione, come pure sul tema della formazione in vista del
reinserimento lavorativo. Dopo l'incontro della scorsa settimana
con il premier Draghi, è stato deciso di definire gli aspetti
legati ad ammortizzatori e lavoro dopo l'audizione del ministro
competente con i presidenti delle Regioni, in programma proprio
oggi".
ACON/FA-fc
L'assessore regionale Alessia Rosolen
L'assessore regionale Stefano Zannier
Alberto Budai, presidente della II Commissione