Pnrr: Bini in II Comm, Zls per il Porto e sviluppo impianti a idrogeno
(ACON) Trieste, 14 apr - La creazione di una Zona logistica
semplificata (Zls) è uno degli interventi strategici per il
futuro della regione. Lo ha detto Sergio Emidio Bini, assessore
alle Attività produttive, nella sua relazione ai consiglieri
della II Commissione sulle linee guida del Piano nazionale di
ripresa e resilienza.
"Si tratta - ha specificato l'assessore, che ha parlato da remoto
ai commissari convocati in aula dal presidente Alberto Budai -
della possibilità di applicare nell'area connessa al Porto di
Trieste una legislazione economica differente dal resto della
regione, con incentivi importanti per le aziende. L'Autorità
Portuale è in questo caso il soggetto principale, ma pensiamo
anche a sviluppare un'ampia area di retroporto coinvolgendo gli
altri territori".
Bini ha parlato poi della prevista implementazione dei fondi di
rotazione, "con la possibilità di concedere prestiti a tassi
agevolati su digitalizzazione e interventi legati alla
transizione industriale: anche questo progetto fa parte della
scheda 2 predisposta dalla Giunta". L'assessore ha annunciato
inoltre interventi da 5 milioni di euro per ciascuna delle dieci
aree industriali del Fvg.
Quanto alle altre schede predisposte, nell'ambito del progetto
Smart cities "è previsto uno specifico fondo per progetti di
investimento imprenditoriale, con metodologia 4.0", mentre nel
campo del green deal connesso ad Agenda 2030 Bini ha inserito
"linee di intervento per contributi a fondo perduto che
favoriscano l'efficientamento energetico delle aziende
nell'ambito dell'economia circolare". Da sviluppare anche "il
turismo ecosostenibile, con il progetto della litoranea veneta".
La decarbonizzazione, obiettivo della scheda 4, richiede invece
lo sviluppo degli impianti ad idrogeno, "che oggi è una fonte di
energia a bassissimo impatto ambientale", ha ricordato Bini, ma
ancora molto costosa.
L'audizione di Bini ha suscitato un ampio dibattito in aula.
"Trovo che sulle schede ci sia poco o nulla riguardo al turismo -
ha protestato Enzo Marsilio (Pd) - nonostante la Giunta si fosse
proposta di rilanciare la ricettività anche in area montana, con
l'implementazione dell'albergo diffuso e il recupero di
immobili". Opinione condivisa dal collega di partito Sergio
Bolzonello: "Queste schede sono una delusione totale: sul turismo
non si capisce cosa vogliamo fare. Del resto in tema di Recovery
Fund - ha proseguito Bolzonello - il Consiglio regionale ormai
non conta nulla e non potrà dare alcun contributo perché siamo
partiti troppo tardi: sarebbero serviti 3-4 mesi per sviluppare
ragionamenti che sono complessi".
Anche Cristian Sergo, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, è
convinto che "il turismo resti un punto di domanda. E mi chiedo -
ha aggiunto - come sia possibile progettare la pista ciclabile
Trieste-Venezia da completare entro il 2026 quando a Udine non è
stata ancora finita quella di via Grazzano". Sulla ciclabile si è
soffermato anche Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che la
definisce "fondamentale" ma chiede attenzione anche per gli altri
territori: "Come si farà a completare la Tarvisio-Grado nei
tratti ancora incompiuti?".
Franco Mattiussi (Forza Italia) ha annunciato invece l'imminente
avvio di un grande piano turistico transeuropeo di promozione
predisposto dalla Giunta "nell'ottica della sostenibilità
ambientale": "E' un progetto che riguarda un vasto territorio,
dalla Lituania a Roma, e promette forti ricadute economiche. Il
Fvg potrebbe essere capocordata di altre sei regioni del Nord".
ACON/FA-fc