Ripartenza: Nicoli (FI), le nostre proposte per il Tavolo Fvg
(ACON) Trieste, 15 apr - "Dal lavoro e dagli investimenti
partono le azioni di ripresa e di resilienza della nostra
regione, caratterizzata dalla sua innovativa vocazione
manifatturiera e dall'invidiabile posizione geografica, che la
pone in un quadro di riferimento geopolitico di primaria
importanza".
Lo evidenzia in una nota il capogruppo di Forza Italia nel
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Nicoli,
introducendo le proposte che il Gruppo consiliare di FI
presenterà al Tavolo per la terza ripartenza del Fvg.
"Con una visione del Fvg che guarda ai prossimi vent'anni,
pensiamo al territorio - aggiunge l'esponente forzista - come una
grande area produttiva, collegata al resto dell'Italia e
dell'Europa con infrastrutture all'altezza, e non certo solo come
un immenso, quanto sterile, piazzale di stoccaggio merci".
"Pensando al lavoro come motore di crescita e coesione sociale -
prosegue Nicoli - consideriamo lungimirante la realizzazione di
un Centro per la promozione della sicurezza e addestramento sul
lavoro. È in corso la redazione di uno studio di fattibilità,
finanziato dalla Regione grazie alla nostra iniziativa, per la
sua realizzazione in un'area di 12 ettari, che comprenderebbe
simulacri, piattaforme, simulatori e laboratori per una
formazione completa sulla prevenzione dei rischi in ogni ambiente
di lavoro, a servizio di lavoratori e imprese. Con questa
iniziativa, il Fvg si porrebbe all'avanguardia sul piano
internazionale. Il Centro, inoltre, si candiderebbe a sede
naturale dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sui
luoghi di lavoro (Eu-Osha), che non dispone oggi di simili
strutture".
"Un'altra proposta riguarda la riscoperta, il rilancio e il
potenziamento dell'idrovia Litoranea veneta, sistema fluviale e
lagunare in grado di collegare Fvg, Veneto e pianura Padana,
rappresentando una valida alternativa sostenibile, in certe
condizioni, ai trasporti su gomma e rotaia con finalità
commerciali di trasporto merci e turistiche. Il progetto -
dettaglia ancora il capogruppo forzista - è quello di unire
Trieste e Venezia con una via d'acqua a sezione variabile, che
presenti numerosi punti di banchina in corrispondenza dei nodi
urbani, industriali e turistici, con l'utilizzo di imbarcazioni a
zero emissioni. Una risposta anche alla necessità di collegare i
retroporti industriali con i porti, aspetto a sua volta oggetto
delle nostre proposte".
"Rientra in questo aspetto - conclude Nicoli - anche la
modernizzazione della linea Trieste-Venezia, contemplandone la
velocizzazione, ma soprattutto l'alta capacità, abbattendo al
contempo gli impatti ambientali e acustici. Senza dimenticare il
raddoppio della Udine-Cervignano che, in questo modo, potrebbe
esprimere le sue potenzialità per il trasporto delle merci da e
verso il nord Europa. Ne gioverebbe, da queste opere, anche il
ruolo di Trieste Airport in rapporto alla crocieristica".
ACON/COM/db