Pesca: Piccin (FI), mozione per contenimento azione cormorano in Fvg
(ACON) Trieste, 16 apr - "È urgente contenere il cormorano in Fvg
perché rappresenta un serio pericolo per i pesci delle acque
interne".
Lo sottolinea la capogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale, Mara Piccin, annunciando di avere "depositato una
mozione per impegnare la Giunta ad avviare un percorso con
l'obiettivo di adottare un efficace piano di prelievo in deroga,
segnalando nel contempo la problematica alla Conferenza
Stato-Regioni affinché venga avviato un dialogo con le
istituzioni europee con la proposta di rivedere la cosiddetta
direttiva uccelli".
Piccin pone l'accento sulle dimensioni della problematica,
citando anche alcuni dati sulla presenza dei cormorani in Friuli
Venezia Giulia, raccolti nel corso del monitoraggio nell'ambito
dell'International waterbird census dall'associazione Astore Fvg
e dalla Regione. "Nel 2020 - spiega - il totale degli uccelli ha
raggiunto quota 3.727, numero che sale a 3.740 se riferito al
conteggio dei raggruppamenti che si verificano alla sera nei
dormitori (condizione che garantisce, secondo gli esperti,
maggiore precisione nel conteggio). Nel 2011, gli individui erano
1.532 e, se conteggiati nei dormitori, 1.987. Il picco era stato
raggiunto nel 2018, rispettivamente con 4.922 e 5.272 unità. Ma
la tendenza nel decennio è stata di un costante aumento dei
cormorani e il quantitativo relativo allo scorso anno è il più
alto dopo quello del 2018".
"Il cormorano è un grande predatore - evidenzia ancora la
forzista - che ha iniziato a colonizzare le acque interne del Fvg
dagli Anni 90. Rappresenta un serio pericolo per i pesci, potendo
consumarne circa 600 grammi al giorno. Tra le specie sotto
attacco vi sono soprattutto i salmonidi autoctoni, come la trota
marmorata o il tremolo, esemplari a rischio d'estinzione e
protetti dalla cosiddetta direttiva habitat comunitaria. Il
cormorano prima è stato decimato proprio per l'impatto sulle
risorse ittiche, poi protetto dalla direttiva uccelli (inoltre,
la legge 157 del 1992 non lo elenca come specie cacciabile)
perché a rischio d'estinzione, consentendone una proliferazione
che però è diventata problematica, creando un danno economico,
ambientale e alla pesca sportiva".
"Le popolazioni ittiche delle acque interne conclude Piccin - a
causa della vastità del reticolo idrografico non si possono
proteggere con reti anti-uccello, dissuasori acustici o altri
strumenti. Va tenuto conto che la Regione Lombardia, lo scorso
luglio, ha autorizzato il prelievo in deroga del cormorano nel
periodo da ottobre e metà marzo".
ACON/COM/fc