Energia: Dal Zovo (M5S), su centrale turbogas integrazioni non bastano
(ACON) Trieste, 19 apr - "Non ci sono per niente bastate le
integrazioni di A2A per il progetto di centrale turbogas di
Monfalcone. Contrari eravamo prima e contrari lo siamo ancora".
Lo rimarca, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Ilaria Dal Zovo, che ribadisce "i numerosi aspetti che
preoccupano".
"Il primo è certamente la ricaduta degli inquinanti, ma non solo
- continua Dal Zovo -. Abbiamo inviato la nostra memoria con le
osservazioni sul progetto per mettere in luce alcuni problemi che
non sono certamente stati trattati e non hanno ricevuto risposte
dal proponente. Soprattutto ci preoccupa il fattore legato ai NOx
e alla ricaduta che questi potrebbero avere sulla popolazione a
centrale funzionante a ciclo combinato, con preoccupanti
emissioni di inquinanti sulla popolazione locale. Inoltre,
guardando le integrazioni dei proponenti, ci preoccupano molto le
dimensioni di ricaduta degli inquinanti, alcuni dei quali
arriveranno fino in Slovenia, ed è per questo che abbiamo chiesto
anche alle associazioni della vicina Repubblica di muoversi in
tal senso".
"Alla base c'è comunque la contrarietà alla realizzazione di una
centrale del genere per diversi motivi - afferma l'esponente M5S
-. Il primo è certamente legato al fatto che una centrale a gas
c'è già nella nostra regione e funziona a singhiozzo da sempre,
ed è quella di Torviscosa. Il secondo è legato a un discorso più
ampio, legato soprattutto al fatto che il Monfalconese ha già
dato troppo quanto a presenza di imprese impattanti, soprattutto
in termini di amianto. Non possiamo proprio pensare che, nel
2021, si candidi una regione al green new deal mentre ancora si
parla di fonti fossili, quali il gas. Sarebbe inoltre necessario
avere un chiaro e serrato piano cronologico di dismissione e
bonifica delle linee a carbone, e nel contempo manca
un'assicurazione sulla percentuale di funzionamento a ciclo
aperto, più inquinante rispetto al combinato".
"E tutto questo lo si fa con il giochino dell'idrogeno in futuro.
Ma diciamolo chiaro, qui l'idrogeno non c'entra proprio nulla. A
tutto questo - conclude Dal Zovo - sommiamo il discorso legato
all'allacciamento alla rete del gas, che prevede un tracciato che
passa sopra al Parco del Carso o sopra un biotopo e questo, come
detto più volte, non può essere tollerato. La tutela della
biodiversità, del patrimonio naturale deve essere al primo punto
di ogni politica e di ogni azione. Ma il proponente, con ogni
probabilità, mira alle prossime aste di capacity market, e non
mette certo in primo piano l'ambiente".
ACON/COM/fa