Covid: Ussai (M5S), ridurre effetti pandemia su cure mediche ordinarie
(ACON) Trieste, 21 apr - "Conoscere le cause dell'elevato
numero di decessi non direttamente legati al Covid-19 evidenziati
dall'Istat, ma anche quali misure si vogliono intraprendere per
recuperare i ritardi negli screening oncologici, nella presa in
carico delle strutture specialistiche e nell'attività chirurgica.
L'obiettivo è quello di riuscire a gestire, nei prossimi mesi, un
lavoro supplementare di diagnosi e di cura".
Lo rimarca in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Andrea Ussai, ribadendo quanto chiesto in
un'interrogazione, poiché "non bisogna mettere in secondo piano i
numerosi pazienti con patologie diverse dal Covid-19 che, dopo
più un anno, ancora non sanno quando potranno riprendere a
curarsi".
"Nei giorni scorsi abbiamo inoltrato anche una richiesta di
accesso agli atti alle Aziende sanitarie e alla direzione Salute
della Regione Fvg - aggiunge l'esponente pentastellato - per
avere il numero delle operazioni chirurgiche rinviate nel periodo
di sospensione degli interventi non urgenti, vale a dire dal 17
marzo al 12 aprile 2021. Chiediamo, inoltre, un approfondimento
sugli interventi oncologici eseguiti o inviati al Burlo e al Cro
nello stesso periodo con un confronto rispetto ai due anni
precedenti".
"La sospensione dell'attività chirurgica programmata, decisa
proprio il 17 marzo scorso, ha lasciato agli Irccs della regione
- prosegue la nota - il compito di prendere in carico gli
interventi 'non urgenti, ma comunque non differibili' con disagi
per i pazienti: sia per le complicanze cliniche, sia per
l'allungamento delle liste d'attesa".
"Il Rapporto pubblicato da Istat e Istituto superiore di Sanità
il 5 marzo - continua Ussai - indica come il Friuli Venezia
Giulia abbia subìto un aumento drammatico della mortalità, per
tutte le cause, negli ultimi mesi del 2020, passando da un
aumento del 9% durante la prima ondata al 45,6% della seconda,
con un eccesso tra ottobre e dicembre di 2.430 morti, distinti
tra 1.420 legati al Covid-19 e 1.010 ad altre cause. Un numero
impressionante che merita attenzione e che può essere ricondotto
o a una sottostima dei casi Covid-19 o a un sistema sanitario
sovraccarico. Gli stessi professionisti hanno a più riprese
lanciato l'allarme su questa situazione, invocando soluzioni
tempestive per mitigare degli effetti che potrebbero riflettersi
anche a lungo termine".
"La mortalità non attribuibile alla pandemia - conclude il
consigliere del M5S - può essere riconducibile anche alle
mancanze e ai ritardi causati dall'emergenza nella gestione
ordinaria della Sanità, che impedisce o ritarda l'accesso a
visite diagnostiche, specialistiche e agli screening, pesando
sulle liste d'attesa e favorendo l'abbandono di percorsi
terapeutici".
ACON/COM/db