Ripartenza: ok Tavolo a risoluzione su Pnrr, verso sì unanime in Aula
(ACON) Trieste, 26 apr - Tutti i gruppi politici hanno
apprezzato la risoluzione sul Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr) esaminata dal Tavolo per la terza ripartenza e
hanno espresso l'intenzione di votare a favore del documento
nella seduta di domani del Consiglio regionale.
Sia pure con parole e sfumature diverse - accompagnate dalla
richiesta di integrazioni e precisazioni, quasi tutte accolte dal
presidente Piero Mauro Zanin - la Maggioranza e le Opposizioni
hanno trovato la sintesi sui macro-obiettivi che dovranno guidare
gli investimenti del post pandemia da realizzare grazie ai fondi
europei del Recovery Plan.
"Sono orgoglioso - ha commentato Zanin al termine delle due ore
di dibattito - della maturità dimostrata dal Consiglio regionale,
e contento per la disponibilità della Giunta a condividere il
percorso. Credo che sia molto importante votare in modo unanime
questo documento e ricordo che siamo una delle cinque regioni in
Italia, assieme a Puglia Toscana Emilia Romagna e Veneto, ad aver
avviato un lavoro di questo tipo sul Pnrr".
"E' stato prezioso - gli ha fatto eco Barbara Zilli, l'assessore
Fvg alle Finanze che assieme al collega Pierpaolo Roberti fa
stabilmente parte del Tavolo - il dialogo con le parti sociali e
con parlamentari ed europarlamentari eletti in Fvg: ora dobbiamo
fare sistema per costruire la regione che vorremmo tra 10-15
anni".
Numerosi capigruppo hanno preso la parola nella riunione in sala
consiliare. Diego Moretti (Pd) ha giudicato "condivisibili" i 21
punti che fanno parte delle 6 macro-aree di intervento, pur
giudicando "inevitabilmente generica" la bozza di risoluzione "in
quanto raccoglie i contributi di tutti i gruppi". Moretti ha
posto l'accento sul nodo della futura governance dei fondi: "Se
il sistema di Regioni ed enti locali entrerà nel tavolo che
definirà gli interventi, il nostro lavoro può rivelarsi utile,
viceversa se il Governo dovesse tenere per sé la regia credo che
tutto diventerebbe più difficile". Concetto, quest'ultimo,
sottoscritto dal presidente Zanin, che ha legato il futuro lavoro
di Giunta e Consiglio "agli spazi che lo Stato ci darà".
Il capogruppo dem ha proposto poi di esplicitare nel documento
"il ruolo e la funzione della sanità pubblica", richiesta fatta
propria anche dal collega Cristian Sergo. Il capogruppo del M5S
ha chiesto e ottenuto di inserire nelle premesse pure il concetto
di sostenibilità ambientale e un richiamo alla vigilanza sulle
possibili infiltrazioni mafiose, ricordando l'appello lanciato
nei giorni scorsi in Aula dalla deputata forzista Sandra Savino.
Giuseppe Nicoli, capogruppo di FI, ha invece fatto inserire nel
documento i progetti per accrescere la sicurezza sul lavoro,
anche tramite uno specifico addestramento. Nicoli, che giudica la
risoluzione "una buona base di partenza", è preoccupato solo per
"il quadro normativo e burocratico" che rischia di rallentare la
realizzazione delle opere.
Il capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, ha
rimarcato il principio della sostenibilità ambientale che dovrà
essere alla base delle scelte "anche riguardo ai poli sciistici",
per i quali non si possono ignorare gli effetti dei cambiamenti
climatici. Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, ha invece
caldeggiato in modo particolare gli interventi su rete ciclabile
e mobilità leggera, preannunciando il voto favorevole del suo
gruppo in Aula.
Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), presidente della VI
Commissione, ha sottolineato che i progetti di digitalizzazione e
banda larga devono coinvolgere tutta la regione, specie le zone
di montagna oggi scoperte, mentre il capogruppo Mauro Di Bert ha
messo in evidenza il carattere "work in progress" del documento,
"che dev'essere per forza di cose generale, altrimenti
diventerebbe un testo di 400 pagine". Di Bert ha espresso il suo
"apprezzamento incondizionato" per i contenuti della risoluzione.
Convinto via libera anche da parte di Mauro Bordin, capogruppo
della Lega, che ha notato come i progetti anti-spopolamento
debbano riguardare anche zone di pianura che soffrono per il calo
demografico, e non solo la montagna. Bordin ha sottolineato pure
l'importanza degli interventi contro il dissesto idrogeologico.
Furio Honsell (Open-Gruppo Misto), nel ringraziare il Tavolo per
il lavoro svolto, ha notato invece l'assenza di "un esplicito
impegno per le riforme" all'interno del documento, chiedendo "di
dire qualcosa di più energico sulla transizione verde" e di
inserire anche il concetto di retroporto tra le parole chiave.
Dopo il voto di domani in Consiglio, "il lavoro del Tavolo
proseguirà - come ha spiegato Zanin - perché dovremo, in accordo
con la Giunta, calare queste indicazioni sul territorio. Una
delle sfide è quella di integrare i fondi pubblici con quelli
privati: una recente ricerca li stima a livello nazionale in 60
miliardi per le famiglie e altrettanti per le imprese, e lo
stimolo degli interventi statali potrebbe essere amplificato
dall'utilizzo di queste risorse", ha concluso il presidente.
ACON/FA-fc