Omnibus: Sergo (M5S), ddl 130 non risponde a necessità semplificazione
(ACON) Trieste, 27 apr - La comunità regionale oggi non ha
bisogno di una legge multisettoriale, ma di un provvedimento di
manutenzione per semplificare e snellire i procedimenti
burocratici, prorogare termini, adeguare le norme ai dettami
nazionali e comunitari.
Lo pensa il relatore di minoranza Cristian Sergo (M5S),
commentando in Aula il disegno di legge 130 Omnibus e
soffermandosi sugli emendamenti che il suo Gruppo presenterà in
questi giorni.
"Innanzitutto - ha così spiegato Sergo - siamo contrari al
perdurare della deregulation che permette di realizzare parchi
fotovoltaici a chiunque abbia la disponibilità di un terreno
agricolo. Non siamo contro la diffusione degli impianti
fotovoltaici, che vanno assolutamente incentivati e i parchi
possono rappresentare uno dei mezzi per la transizione ecologica
e lasciarci alle spalle le fonti fossili, ma non siamo di fronte
a una necessità urgente. Il nostro intento è favorire la
realizzazione di questi impianti su terreni già destinati ad
altri scopi, ad esempio su aree produttive abbandonate o in
caserme dismesse".
Passando ad altri temi, il pentastellato ha detto di ritenere
"fondamentale che sia garantita la presenza di almeno un
rappresentante delle Comunità montane nel Consiglio di
amministrazione dell'Autorità unica per i servizi idrici e i
rifiuti (Ausir). Sul fronte delle modifiche al Codice regionale
per l'edilizia, occorre prestare la massima attenzione a che le
modifiche non siano controproducenti per i cittadini, soprattutto
con riferimento all'utilizzo del Super bonus 110% e visto che il
ministero dell'Economia e Finanza si è impegnato a finanziare la
proroga della misura a tutto il 2023. Per quanto riguarda la
legge regionale 21/2020 sull'assegnazione delle concessioni di
grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico, è positivo che si
arrivi quanto prima a una modifica delle parti segnalate dal
Governo per concentrarsi, subito dopo, sull'approvazione dei
regolamenti attuativi".
Sergo ha quindi contestato la disposizione relativa agli
incentivi occupazionali collegati alla Lr 18/2005 "perché il
legislatore regionale eserciterebbe la propria potestà eccedendo
dai vincoli imposti innanzitutto dall'ordinamento dell'Unione
europea, così come dalla Costituzione italiana", non servendo a
nulla parlare di possesso continuativo del domicilio fiscale sul
territorio regionale per modulare l'ammontare di tali incentivi.
È inoltre intenzione del M5S presentare emendamenti per cercare
di dare chiarezza anche alle disposizioni sui requisiti minimi
dei beneficiari dei sostegni all'inclusione abitativa, alle
locazioni e al contrasto alla morosità incolpevole.
"L'Amministrazione regionale - ha concluso - dovrebbe intervenire
per dare finalmente certezza di diritto all'operato delle Aziende
territoriali Ater e dei Comuni chiamati a emanare i bandi per le
politiche abitative, nonché rivedere con urgenza la normativa
regionale di settore per ricondurla nell'alveo del pieno rispetto
della Costituzione".
ACON/RCM-fc