Omnibus: dibattito generale su edilizia, paesaggio, ambiente e sanità
(ACON) Trieste, 27 apr - "In questa norma si rilegifera su
tutto e sul contrario di tutto. Quindi, proprio per questo
motivo, diventa difficile parlare di semplificazione legislativa
e di sburocratizzazione: non sono questi il percorso e il metodo
corretti per ottenerle. Qui, infatti, non abbiamo più a che fare
con una leggina Omnibus fatta di semplici chiarimenti su
questioni singole, ma con qualcosa di ben diverso". Queste le
parole di Enzo Marsilio (Pd), primo consigliere regionale a
intervenire in aula nella discussione generale sul disegno di
legge 130 Omnibus.
L'esponente dem ha quindi anticipato la volontà "di non
partecipare al voto sulle opere di messa in sicurezza del
complesso industriale ex Weissenfels di Tarvisio, affidate alla
Protezione civile regionale, perché non voglio incorrere in
responsabilità di altra natura. Da parte mia - ha voluto
sottolineare - non esiste una questione di contrarietà, ma di
procedura e di metodo: è infatti difficile comprendere il motivo
dell'incarico alla Protezione civile quando non si verifica una
situazione di emergenza".
Mariagrazia Santoro (Pd), dal canto suo, ha evidenziato il caso
"dell'autorizzazione paesaggistica per la quale, non avendo
ancora trovato un accordo con il ministero competente, rischiamo
di votare norme non valide, perché non concordate con lo Stato.
Stesso discorso, inoltre, anche per la loro ammissibilità, visto
che riguardano una potestà concorrente e non esclusiva".
La consigliera Pd ha anche parlato di "procedimento
amministrativo stravolto, facendo prendere alcune decisioni alla
Soprintendenza. Procedere per parerificio non raggiunge
l'obiettivo e non è co-pianificazione: tutto questo porterà a
ricorsi che l'Agenzia delle Entrate farà di certo. In questa
norma, quindi, si gioca lo spazio tra autonomia e concorrenza
della Regione su tre temi votati oggi all'unanimità: paesaggio,
edilizia ed energie rinnovabili".
Sergio Bolzonello (Pd) si è invece concentrato sugli ambiti
"degli aiuti di Stato e dell'articolo 94 dedicato al bonus. Su
questi due temi non parteciperò al voto, perché esiste una
responsabilità collettiva che non voglio assumermi. Prima di fare
qualsiasi operazione, vi consiglierei di valutarlo con i
rispettivi Gruppi consiliari, i vostri esperti e i vostri
avvocati".
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha invece accennato "al
rischio che si possano creare problematiche che ci porteremo
dietro per molto tempo. Dobbiamo difendere i Comuni fino in fondo
nelle loro possibilità di scelta e, per quanto concerne
l'articolo 14 dedicato al Corpo forestale regionale, chiederemo
nuovamente lo stralcio, perché il tema merita un dibattito ampio
e un approfondimento serio".
Walter Zalukar (Gruppo Misto) ha evidenziato di "non aver trovato
nulla sulle strutture sanitarie. Dopo il virus, niente è più come
prima e questa avrebbe potuto essere l'occasione per un
aggiornamento e una manutenzione delle normative. Sono cambiate
le esigenze del Sistema sanitario regionale - ha ricordato,
preannunciando alcuni emendamenti - e si sarebbe potuto almeno
pensare a cosa fare. Bisogna decidere adesso, perché troppi
cittadini colpiti da patologie non Covid-19 non si stanno più
curando, bloccati da liste di attesa infinite".
Giuseppe Nicoli (FI), ultimo a intervenire nella discussione
generale che ha fatto seguito alle relazioni di maggioranza e
minoranza, nell'osservare che il ddl cerca di fare chiarezza su
una serie di questioni tecniche in edilizia e urbanistica, ha
chiesto di fare un passo in più, "arrivando a una revisione
complessiva della materia che poggi sulle più recenti norme
nazionali. Mi segnalano problemi legati all'ecobonus - ha
proseguito il forzista - e ci sono difficoltà procedurali anche
in merito al Piano paesaggistico regionale".
Nicoli si è quindi augurato che "finiscano le visite
istituzionali e si cominci a lavorare sul serio sui dragaggi",
dispiaciuto perché "anche l'assessore Scoccimarro è venuto a
Monfalcone senza invitare i consiglieri regionali della provincia
di Gorizia". Analogo dispiacere ha espresso Nicoli per il fatto
che "l'assessore Pizzimenti non ha riconosciuto esplicitamente i
contributi forniti dal gruppo di FI al ddl 130".
ACON/DB-FA-fc