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Omnibus: dibattito generale su edilizia, paesaggio, ambiente e sanità

27.04.2021
17:56
(ACON) Trieste, 27 apr - "In questa norma si rilegifera su tutto e sul contrario di tutto. Quindi, proprio per questo motivo, diventa difficile parlare di semplificazione legislativa e di sburocratizzazione: non sono questi il percorso e il metodo corretti per ottenerle. Qui, infatti, non abbiamo più a che fare con una leggina Omnibus fatta di semplici chiarimenti su questioni singole, ma con qualcosa di ben diverso". Queste le parole di Enzo Marsilio (Pd), primo consigliere regionale a intervenire in aula nella discussione generale sul disegno di legge 130 Omnibus.

L'esponente dem ha quindi anticipato la volontà "di non partecipare al voto sulle opere di messa in sicurezza del complesso industriale ex Weissenfels di Tarvisio, affidate alla Protezione civile regionale, perché non voglio incorrere in responsabilità di altra natura. Da parte mia - ha voluto sottolineare - non esiste una questione di contrarietà, ma di procedura e di metodo: è infatti difficile comprendere il motivo dell'incarico alla Protezione civile quando non si verifica una situazione di emergenza".

Mariagrazia Santoro (Pd), dal canto suo, ha evidenziato il caso "dell'autorizzazione paesaggistica per la quale, non avendo ancora trovato un accordo con il ministero competente, rischiamo di votare norme non valide, perché non concordate con lo Stato. Stesso discorso, inoltre, anche per la loro ammissibilità, visto che riguardano una potestà concorrente e non esclusiva".

La consigliera Pd ha anche parlato di "procedimento amministrativo stravolto, facendo prendere alcune decisioni alla Soprintendenza. Procedere per parerificio non raggiunge l'obiettivo e non è co-pianificazione: tutto questo porterà a ricorsi che l'Agenzia delle Entrate farà di certo. In questa norma, quindi, si gioca lo spazio tra autonomia e concorrenza della Regione su tre temi votati oggi all'unanimità: paesaggio, edilizia ed energie rinnovabili".

Sergio Bolzonello (Pd) si è invece concentrato sugli ambiti "degli aiuti di Stato e dell'articolo 94 dedicato al bonus. Su questi due temi non parteciperò al voto, perché esiste una responsabilità collettiva che non voglio assumermi. Prima di fare qualsiasi operazione, vi consiglierei di valutarlo con i rispettivi Gruppi consiliari, i vostri esperti e i vostri avvocati".

Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha invece accennato "al rischio che si possano creare problematiche che ci porteremo dietro per molto tempo. Dobbiamo difendere i Comuni fino in fondo nelle loro possibilità di scelta e, per quanto concerne l'articolo 14 dedicato al Corpo forestale regionale, chiederemo nuovamente lo stralcio, perché il tema merita un dibattito ampio e un approfondimento serio".

Walter Zalukar (Gruppo Misto) ha evidenziato di "non aver trovato nulla sulle strutture sanitarie. Dopo il virus, niente è più come prima e questa avrebbe potuto essere l'occasione per un aggiornamento e una manutenzione delle normative. Sono cambiate le esigenze del Sistema sanitario regionale - ha ricordato, preannunciando alcuni emendamenti - e si sarebbe potuto almeno pensare a cosa fare. Bisogna decidere adesso, perché troppi cittadini colpiti da patologie non Covid-19 non si stanno più curando, bloccati da liste di attesa infinite".

Giuseppe Nicoli (FI), ultimo a intervenire nella discussione generale che ha fatto seguito alle relazioni di maggioranza e minoranza, nell'osservare che il ddl cerca di fare chiarezza su una serie di questioni tecniche in edilizia e urbanistica, ha chiesto di fare un passo in più, "arrivando a una revisione complessiva della materia che poggi sulle più recenti norme nazionali. Mi segnalano problemi legati all'ecobonus - ha proseguito il forzista - e ci sono difficoltà procedurali anche in merito al Piano paesaggistico regionale".

Nicoli si è quindi augurato che "finiscano le visite istituzionali e si cominci a lavorare sul serio sui dragaggi", dispiaciuto perché "anche l'assessore Scoccimarro è venuto a Monfalcone senza invitare i consiglieri regionali della provincia di Gorizia". Analogo dispiacere ha espresso Nicoli per il fatto che "l'assessore Pizzimenti non ha riconosciuto esplicitamente i contributi forniti dal gruppo di FI al ddl 130". ACON/DB-FA-fc



L'Aula durante i lavori