Cure animali: Sibau (Prog Fvg/Ar), permettere uso farmaci per umani
(ACON) Trieste, 28 apr - "Per arginare i costi legati alle cure
degli animali d'affezione è necessario che il ministero della
Salute metta le farmacie nelle condizioni di poter vendere sfusi
i medicinali veterinari e non necessariamente intere confezioni,
perché spesso le terapie prevedono la somministrazione di poche
quantità di farmaco a fronte di confezioni da 20, 30 pastiglie
il cui acquisto diventa inutile".
Questo il contenuto di un'interrogazione presentata in Aula dal
consigliere regionale Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), a pochi
giorni di distanza dal riconoscimento della campagna di
sensibilizzazione da lui portata avanti "per riuscire a mettere
in norma - fa sapere lo stesso Sibau - l'utilizzo veterinario dei
farmaci prodotti e commercializzati per uso umano. Il
vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha
definito plausibile il tema e ha dato la disponibilità della
Giunta a supportare con il ministero la richiesta avanzata".
Il consigliere ha ricordato "il provvedimento assunto
recentemente con decretogovernativo per autorizzare la
prescrizione, da parte del veterinario, di medicinali per uso
umano per la cura degli animali domestici a condizione che tale
medicinale contenga il medesimo principio attivo di quello
veterinario. Un decreto che ha dato finalmente una risposta a
un'ampia piattaforma di richieste in tal senso, che annoverano
anche gli atti votati dal Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia e che portano la mia firma, a cominciare da
un'interrogazione e da una mozione presentate nel 2015 per
favorire, attraverso un preciso interessamento del ministero
della Salute, l'uso dei farmaci generici a uso umano in ambito
veterinario, approvata dall'Aula. E proseguendo con
un'interrogazione depositata nel 2018, a inizio legislatura, per
permettere l'utilizzo dei farmaci a uso umano per ridurre i costi
sostenuti dalle famiglie per la cure veterinarie degli animali da
compagnia".
"In questo modo sarà possibile garantire le cure a questi animali
e allo stesso tempo - fa presente Sibau - un risparmio importante
per tante famiglie e per le strutture che si occupano di cani e
gatti. Sebbene il principio attivo sia identico, inspiegabilmente
il prezzo dei farmaci per gli animali domestici risulta, in
media, di tre o quattro volte superiore al costo dei medicinali
destinati a uso umano e con la crisi economica molte famiglie si
sono viste costrette a ridurre la spesa relativa alle cure
veterinarie per i loro amici a quattro zampe".
"Quanto richiesto con l'interrogazione che ha raccolto l'impegno
dell'assessore Riccardi - conclude l'esponente di Centrodestra -
permetterà un ulteriore risparmio nelle cure degli animali
d'affezione e una riduzione dello spreco, evitando che i farmaci
inutilizzati finiscano nelle immondizie".
ACON/COM/rcm