Covid: Ussai (M5S), male ennesima proroga per ristorazione ospedaliera
(ACON) Trieste, 28 apr - "Ancora una proroga per il servizio di
ristorazione ospedaliera a Serenissima: speriamo, almeno, che sia
l'ultima".
Lo auspica in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Andrea Ussai, ricordando di aver presentato
un'interrogazione alla quale è stata data risposta da parte del
vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
"Una risposta articolata ma non esaustiva, visto che nulla è
stato detto - evidenzia l'esponente pentastellato - rispetto alle
criticità segnalate dai lavoratori in merito alla qualità e alla
sicurezza nell'erogazione dei pasti e sull'esito dei sopralluoghi
ispettivi".
"Il servizio di ristorazione ospedaliera presso l'attuale Asugi è
in proroga dal 2011 e oggi siamo venuti a conoscenza del fatto
che si continuerà ancora per almeno sei mesi dopo la scadenza
prevista del 30 aprile prossimo. Nel mese di marzo, rispondendo a
un'altra nostra interrogazione, l'assessore ci aveva detto -
sottolinea Ussai - che il bando, già indetto nel 2017 e
successivamente revocato, era in fase di rifinitura e che sarebbe
stato pronto entro metà aprile. Invece, è emerso che bisognerà
attendere almeno 15 giorni".
"Numerose sono state le segnalazioni da parte di cittadini e
operatori - ricorda il consigliere M5S - rispetto alla scarsa
qualità dei cibi. Senza dimenticare la relazione dell'Università
di Trieste effettuata nel 2018 sugli alimenti serviti
nell'ospedale di Cattinara, che aveva portato alla luce una
situazione particolarmente critica con cibi caratterizzati da
perdita delle proprietà nutritive, sviluppo di composti ossidati
e, in alcuni prodotti, da odori sgradevoli".
"Prorogare ancora questo servizio - auspica Ussai - appare
quantomeno fuori luogo. Tanto più che lo stesso assessore, alla
luce della qualità del cibo emersa, parlava di 'fatto molto grave
che potrebbe portare alla risoluzione del contratto', aggiungendo
che 'non esiste andare avanti con proroghe di questo tipo'".
"Di positivo c'è il recepimento, assicurato dall'assessore, degli
standard di maggiore tutela per la ristorazione pediatrica e la
rinuncia al lotto unico per il bando. Una soluzione - conclude la
nota del M5S - che avrebbe concentrato il servizio nelle mani di
un'unica azienda, comportando l'ipotesi di ricorsi. Rimane
comunque il rischio di dismissione di cucine funzionanti che
garantiscono una buona qualità dei pasti: un'ipotesi che andrebbe
in contrasto con la nostra mozione, approvata nel dicembre 2020,
che puntava proprio alla qualità, senza ragionare soltanto sul
massimo risparmio".
ACON/COM/db