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Covid: Centis (Cittadini), determinazione su obbligo vaccino sanitari

28.04.2021
16:53
(ACON) Trieste, 28 apr - "In questi giorni le Aziende sanitarie regionali stanno procedendo a contattare gli operatori che non si sono ancora vaccinati, come previsto dal decreto legge 44/2021 del 1 aprile che determina la possibilità di spostare ad altra mansione o sospendere chi non si vaccina contro il Covid-19. Fatti salvi, ovviamente, i casi di giustificato motivo medico".

Lo evidenzia in una nota il consigliere regionale Tiziano Centis (Cittadini), che proprio in merito a questa doppia eventualità ha interrogato in aula il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, per "sollecitarlo a orientare le tre aziende di area vasta a scegliere la strada più dura: ovvero, quella della sospensione senza stipendio, così da ottenere un'adesione maggiore".

"Abbiamo ritenuto di incalzare la Giunta, perché a nostro avviso, con la mancanza di personale di cui soffre il nostro sistema sanitario, ci sembra del tutto irragionevole - spiega l'esponente civico - pensare di rinunciare alle mansioni indispensabili a cui sono preposti medici, infermieri e operatori socio sanitari, spostandoli ad altre improbabili occupazioni".

"Constatiamo con amarezza - aggiunge Centis - che da parte dell'assessore, che pur concorda con l'introduzione dell'obbligo vaccinale per i sanitari, manca la determinazione politica necessaria per scrivere nero su bianco che per la Regione Fvg la via maestra è la sospensione senza stipendio".

"Di fronte all'alternativa di venire sospesi e di perdere lo stipendio, la maggior parte dei dipendenti delle aziende sanitarie che non sono convinti di vaccinarsi - prevede ancora la nota dei Cittadini - risolverebbe definitivamente ogni dubbio. Spiace dover essere perentori, ma in questo momento drammatico di lotta alla pandemia, e anche per rispetto dello straordinario lavoro in prima linea della stragrande maggioranza dei sanitari che lavora e si vaccina, bisogna armarsi di coraggio. Inoltre, con la scarsità di personale a disposizione, è necessario dare disposizioni severe per salvare più vite possibili, evitando il propagarsi dei contagi nei luoghi della sanità".

"Per questo motivo è essenziale che le tre Aziende sanitarie regionali, esperite le procedure previste dal decreto, operino in modo omogeneo - conclude Centis - dando un termine molto breve entro il quale effettuare la vaccinazione e, successivamente, sospendendo chi persiste nel volersi astenere. Considerati i numeri in gioco, si parla di centinaia di sanitari, dobbiamo agire nel modo più efficace per indurli alla vaccinazione. Invitiamo dunque la Giunta regionale a ripensarci e ad ascoltare il nostro appello". ACON/COM/db



Tiziano Centis (Cittadini)